Sempre avvolti nell'anonimato e sempre lontani da qualunque, risibile, forma di propaganda discografica, tornano i finlandesi
Hollow Woods con il loro secondo album che, sostanzialmente, riprende il
debut, ottimamente descritto dal nostro Kaly, e ci garantisce quasi quaranta minuti di Black Metal "old style", raw come direbbero gli anglosassoni, ma anche ricco di melodie (bellissimi gli arpeggi) capaci di conferire a
"Like Twisted Bones Of Fallen Giants" una atmosfera dal piglio eroico.
Come per il lavoro precedente, distintiva risulta essere la voce, molto più vicina ad ambiti death che black, mentre, a differenza di quanto fatto alla prima uscita, gli
Hollow Woods spingono con insistenza sul lato epico della loro proposta andando a cesellare passaggi possenti, ricchi di pathos che a me, spesso, hanno portato alla mente certe cose dei Primordial riletti in una chiave più cruda e molto meno elegante, ma comunque in grado di esaltare quell'eroismo al quale accennavo più in alto.
A questo aspetto "particolare" si uniscono, ben bilanciati, i consueti blast beats ed il riffing semplice ma molto efficace delle sei corde, così come alle harsh vocals di matrice death si contrappongono vocals declamatorie che non possono non ricordare gli irlandesi di cui sopra, il tutto, e qui c'è l'aspetto migliore, per un prodotto in qualche modo "sorprendente" e non scontato che denota la volontà da parte del gruppo di percorrere un proprio percorso, ispirandosi, certo, a nomi noti, ma senza rinunciare alla propria personalità.
Come per la prima prova, il pollice va in su e, anzi, gli
Hollow Woods si guadagnano anche un mezzo punticino...
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