Mi piacciono i laziali Buriana … mi piace il suono compresso e vagamente “datato” del loro heavy rock a volte esplicito, altre volte più oscuro, che ha imparato la lezione impartita dal grunge e lambisce talvolta anche le soglie di un approccio affine al (dark-prog) rock italico … mi piace il coraggio che dimostrano nell’esprimersi in lingua madre, prestando il fianco a critiche riguardanti una certa ingenuità ed ermetismi un po’ gratuiti indubbiamente presenti, ma probabilmente più “sentiti” e naturali delle classiche enunciazioni in inglese contraddistinte spesso da ingenti dosi di banalità, ma meno evidenti proprio per la loro stessa natura alloctona … mi piace l’umiltà (forse addirittura eccessiva) con la quale si pongono nei confronti della “intasata” scena musicale, in netta contrapposizione a chi si considera una rock star “arrivata” anche solo dopo un demo e qualche esibizione live, dove il pubblico è magari “imbottito” d’amici e parenti.
C’è ancora un po’ di lavoro da fare, sia dal lato strettamente musicale, talvolta pervaso da qualche “appannamento” creativo (vedi “Godi la vita”, “Per essere reale” e “Mia dolce luna”), sia da quello lirico, in effetti, non sempre lucido nella metrica ed “equilibrato” nei contenuti (la frizzante “Il calumet”, globalmente piuttosto gradevole, è una delle tracce più indicative in questo senso), ma il fascino evidenziato dall’ambientazione più malinconica e introspettiva di brani come “Non so se continuare”, la bella “Ti voglio”, la cangiante “Riflessi”, la plumbea “… Sul fronte occidentale” (con qualcosina da rivedere in fase ritmica) è di sicuro innegabile ed anzi, il mio modesto parere è quello di continuare su questa strada, ampliandola e sviluppandola con ancora maggiore cura, visto che la propensione nei confronti di queste sonorità mi sembra essere proprio quella giusta.
Artwork minimale ma sufficientemente accurato per un gruppo che ritengo molto interessante, che deve di certo migliorare, ma che dimostra di essere munito di buone prerogative basilari pronte da consolidare per iniziare ad elaborare un prodotto ancora più efficace, aiutati in quest’operazione da un atteggiamento generale “maturo” e da doti tecniche più che discrete.
Ah, dimenticavo … che i Buriana mi piacciono l’ho già detto?

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