Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:42 min.
Etichetta:Relapse Records
Distribuzione:Relapse Records

Tracklist

  1. B.T.C.D.
  2. SPONTANEOUS ROT
  3. FORCED DISORDER
  4. SINISTER OATH
  5. CHAIN
  6. EVERLASTING SPIRAL
  7. THINGS INFESTATION
  8. HEADLESS MONARCH
  9. DOMAINS OF BLACK MIASMA

Line up

  • Uchino: Guitars, Vocals
  • Satoshi Drums
  • Jun Tokita: Vocals
  • Masafumi Atake: Bass, Vocals

Voto medio utenti

I deathsters giapponesi Coffins, che tolta qualche interruzione sono in corsa dall'ormai lontano '96, giungono al traguardo del loro sesto full-length, "Sinister Oath", rilasciato tramite la Relapse Records.

I Coffins ci propongono nuovamente la loro miscela di death metal e partiture doomy con una forte tendenza al brutal; quest'ultima traspare da un certo approccio molto inintelligibile delle linee vocali, oltre che dai suoni estremamente ribassati e da altri accostamenti stilistici peculiari di tali sonorità.

L'album si apre con una strumentale schiacciassi di poco meno di due minuti, "B.T.C.D", dove i giapponesi ci svelano preventivamente ciò a cui andremo incontro.
Il platter è all'insegna della tradizione, non vi sono tendenze di derivazione moderna con atteggiamenti da posers, ma solo brani marci, asfissianti nella loro lentezza saturata da un groove massiccio e mai artefatto.
L'esecuzione del gruppo riesce sempre a non scadere in tecnicismi fine a se stessi, tutt'altro viene data la precedenza all'impatto, all'emotività e alla capacità evocativa della putrescenza più assoluta.
In certi passaggi si sente l'influsso di maestri come Obituary e Autopsy, così come dei Cannibal Corpse. A tal proposito risulta interessante l'uso dei piatti di Satoshi nei momenti più cadenzati, richiamante alcune dinamiche tipiche del Mazurkiewic dei frangenti in cui i cannibali decidono di scalare la marcia; riplasmato però con una certa originalità che denota un ottimo gusto.

Potremmo parlare per ore dei particolari di questo LP, ma tutto sommato altro non è che un bella manifestazione di old-school death metal, dunque avrebbe poco senso.
Mi avvio alla conclusione segnalando quello che è il principale pregio dei Coffins, ovvero l'attitudine e il feeling musicale immediato che riescono a creare; e questa è la qualità principe che ogni formazione dovrebbe avere, che tuttavia difficilmente la si può acquisire.
A mio giudizio "Sinister Oath" è carente soltanto di qualche soluzione più distintiva; la quale potrebbe passare dalla creazione di riffs più freschi e in grado di sorprendere, magari abbassando leggermente l'asticella dell'inintelligibilità…
Piccolezze che potrebbero fare la differenza.

Un platter consigliato a tutti gli amanti della vecchia guardia.
Qui troverete coerenza, attitudine e perseveranza declinate sotto il segno nero della morte.


Recensione a cura di DiX88

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