Secondo il manuale non scritto del “bravo critico musicale”, non bisognerebbe mai dare (troppo) credito alle schede con cui le etichette discografiche introducono le loro pubblicazioni, ma come si fa a non essere incuriositi da un’annotazione che annuncia “
For fans of Mötley Crüe, Skid Row, Poison, Yngwie Malmsteen, Europe, Norwegian Black Metal”?
L’accostamento tra stili e gruppi abbastanza diversi tra loro appare quantomeno ardito, anche per una
band che proviene da Bergen, nota, tra le altre cose, per esser considerata “
the black metal capital”.
Alla prova dei fatti, il secondo
full-length dei
Notörious, titolo “
Marching on”, appare in realtà una continuazione del percorso già intrapreso nel debutto “
Glamorized”, delimitando la componente “estrema” e contaminata a qualche oscura sfuriata inserita nella
title-track dell’opera, sostenuta dalla presenza di
Henrik Skar (che apprendo essere membro di Nifrost, Vinterbris e Hadens, formazioni a me completamente sconosciute …), impegnato a fornire un’accessoria sessione fonatoria in
scream-vocals.
Il disco è quindi ancora una volta indirizzato agli estimatori del
glam-metal ottantiano e dei virtuosi della chitarra, di cui
Nikki DiCato appare un buon epigono.
L’apertura delle ostilità (dopo l’introduzione, denominata, senza troppa fantasia “
Intro” …), affidata a “
Manimal”, mette subito in chiaro le reali velleità espressive dei nostri, destinate a “inseguire”, con una discreta dose di destrezza e credibilità, le piste sonore già frequentate da Mötley Crüe e Scorpions (complice anche l’inflessione
Meine-esca dell’ugola di
Chris Hoüdini).
La successiva “
All night” allenta la “tensione” alla maniera di certi Poison, inoculando nelle fibre musicali del brano suggestioni
AOR, mentre con “
Ain’t no stoppin” (
featuring Mr. Mark Boals) i
Notörious tentano, con fortune alterne, la strada dell’
anthem glitterato ad ampio spettro melodico.
Arrivati a “
Ten minutes” ci si immerge nuovamente nel clima scabroso del
Sunset Strip, ma la lieve sensazione di “parodia” finisce per limitare l’efficacia del pezzo, e lo stesso accade a “
Eternal fire”, nonostante il suggestivo cambiamento d’atmosfera, che qui diventa più ombrosa e incombente.
L’orecchiabile “
Remember you” ritorna a sollecitare la porzione più spensierata e dei sensi dei cultori del settore, subito dopo “scossi” da una “
Venom” che evoca una sorta di fusione tra Rising Force, (primi) Mötley Crüe, W.A.S.P. e Lizzy Borden.
Del brano che dà il titolo all’albo qualcosa abbiamo già detto e qui mi limiterò a sottolineare la sua apprezzabile efficacia di natura squisitamente
metallica, indipendente delle eventuali ambizioni “ibridative”.
In conclusione, “
Marching on” è complessivamente un lavoro più che accettabile, che non esplora “nuovi” orizzonti sonori e conferma i
Notörious tra i numerosi interpreti contemporanei di formule stilistiche assai collaudate, piuttosto disciplinati e preparati nella loro dedizione e tuttavia ad alto rischio di “dispersione” in un
rockrama incredibilmente competitivo e frenetico.
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