Gli
Helsinki Horizon vengono dalla Norvegia e grazie all’interessamento di
Luminol Records pubblicano
“Sirens”, lavoro breve ma ispirato che fa ben sperare per il futuro della formazione.
Non bisogna farsi ingannare dai tanti omaggi al rock alternativo degli anni Novanta (
“Unmoored”, “Of All Creatures”), mainstream nella forma e nella sostanza (
“Grey”, “Ættar”), perché la vera cifra stilistica degli scandinavi sta nell’introduttiva
“Tie Them To The Mast”, un po’ rock e un po’ Björk, o nella conclusiva
“Disparation”, a cavallo tra Julee Cruise e This Mortal Coil.
La titletrack mi ricorda un po’ i conterranei
Maraton, così come
“Cellar Door” rievoca il chamber pop in salsa marziale dei sempre norvegesi
I Am K di Oda Ulvøy: che sia il principio di una nuova scuola nazionale?
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