La
Empire Records rilascia in questi giorni
“Rise of the Dead”, il terzo album dei black/thrashers belgi
Devastatiön.
Le coordinate stilistiche dei
Devastatiön restano le medesime degli anni passati: un thrash metal dai forti connotati black ancorato prevalentemente alla scuola teutonica, in particolar modo ai
Kreator di
“Pleasure to Kill”, ma anche a
Sodom e
Tankard, seppure, soprattutto gli ultimi menzionati, in misura decisamente inferiore.
Sull’impianto di matrice teutonica appena descritto si inseriscono varie influenze death/proto-death che si amalgamano a quelle nere, avvicinando così stilisticamente i quattro belgi a formazioni come
Possessed,
Sarcófago,
Sadus,
Aura Noir,
Destroyer 666,
Nifelheim, ecc.ecc.
Non vi è molto da dire su questo full-length. Al suo interno non vi troverete niente di innovativo, solo fottutissimo thrash metal sparato alla velocità della luce; suoni martellanti, potentissimi, frutto prevalentemente di ritmiche di batteria che si inoltrano di frequente in tupa tupa e blast beat annichilenti, affiancati da tappeti di doppia che polverizzano qualunque cosa gli si pari innanzi.
Si tratta di undici brani lineari, diretti, con pochissimi momenti in mid-tempo, dove i nostri si lanciano, in preda alla follia omicida, in un assalto frontale senza mezze misure.
Tutto è all’insegna della devastazione sonora, della tradizione e della relativa “semplicità” esecutiva: tremolo picking, tantissimi power chords, qualche palm mute non troppo elaborato, che però bastano ampiamente per creare riffs avvincenti e adrenalinici; il tutto, ovviamente, sostenuto dal lavoro alle pelli di cui ho scritto poco sopra.
La potenza di fuoco è davvero notevole e sarà difficile anche per il metalhead più intransigente rimanerne illeso… Questo, oltreché all’abilità della band, è ascrivibile ad una produzione di discreto livello. Esplosiva, sufficientemente rozza e al contempo moderatamente “nitida”.
Vi è da sperare che la prestazione in sede live riesca ad essere del medesimo tenore…
“Rise of the Dead” è un lavoro suonato con il mitra spianato contro chiunque si trovi nel raggio d'azione dei
Devastatiön.
Non viene risparmiata neanche una pallottola…e si tratta di un calibro molto grosso.
Recensione a cura di
DiX88
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