Signori, siamo di fronte ad un record.
I francesi
Thalia pubblicano, nell'anno 2000, un bell'album d'esordio a titolo "
Forest of Minds". Fatto ciò, iniziano a susseguirsi tutta una serie di problemi, disavventure, mancanza di stimoli, e mille altre cose, fino a che, VENTIQUATTRO ANNI DOPO, finalmente esce il secondo album!
"
The River of Books", infatti, riesce a vedere la luce dopo un rinnovato interesse nella band, e con la stessa formazione di vent'anni fa. E' un album prog-metal riflessivo e introverso, un pò dalle parti di Awaken the Guardian dei Fates Warning, un po' Psychotic Waltz, con un sound fortemente vintage ed una produzione discreta.
La band, peraltro, sviluppa una sorta di concept tematico all'interno dei testi, creando un fill rouge che in qualche modo collega le varie tracce.
E' tutto sommato un album godibile, seppur non trascendentale, che chiude un ideale cerchio aperto tanti, tantissimi anni fa, e che meritava una giusta conclusione. Adesso, spero solo di esserci ancora tra 24 anni per ascoltare il terzo album dei Thalia!
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