I
Necrocene nascono nel 2022 in Toscana e a breve si accingeranno ad incidere la loro prima tacca sulla scintillante mezzaluna della falce con il loro EP di esordio:
“Detrimental Paratomy”, sotto l’ala protettrice della
Personal Records.
Non vi è il materiale sufficiente per dare un giudizio definitivo, ma i diciassette minuti di musica contenuti su
“Detrimental Paratomy” lasciano indubbiamente ben sperare per il futuro di questa giovane band, la quale ci propone un fulgido esempio di old-school Death Metal suonato come si deve.
La produzione ricalca lo stile malsano di quelle a stelle e strisce che hanno fatto la storia del genere; inoltre vi è un sentore di atmosfera live che personalmente mi entusiasma molto.
Scendendo nel dettaglio posso dirvi che qui potrete trovare chitarre taglienti, con suoni da mietitrebbiatrice, su cui si scaglia il growl sguaiato di
Apo, strutturato su “liriche” davvero ficcanti, dense di pathos e dal feeling catchy, le quali si incastrano alla perfezione con i numerosi hooks contenuti nei riffs. A tal proposito, a mio avviso, lo zenit di questo processo lo si può ravvisare in
“Embryonic Epilogue”.
Tutto il gioco si regge su tempi medio veloci che si alternano con numerosi rallentamenti arrivanti a sfiorare il doom. In tali rallentamenti si avverte con prepotenza una certa strutturazione ritmica malsana e claustrofobica, con un guitarwork che si arricchisce di tritoni inquietanti richiamanti al miglior repertorio degli
Autopsy.
Mentre per quanto riguarda le parti cadenzate più grintose, e quelle più veloci, unite al particolare growl del singer, lasciano intravedere piuttosto nitidamente lo spettro dei migliori
Obituary.
Quello che mi piace di questo piccolo EP è che non si prosegue ostentatamente nella direzione della velocità, come invece avviene per la maggior parte delle realtà odierne; bensì si ricercano strutture ficcanti che rimangano nell’orecchio, si anela a quel groove in grado di colpire lo stomaco e togliere il fiato. Questo lo si fa senza sconfinare in quei suoni tipicamente Groove Metal, artefatti e dal sapore di plastica, che purtroppo invadono con sempre più forza tutti i generi di metal; senza esclusione per quelli estremi.
Non c’è che dire… Un inizio con il botto quello dei
Necrocene di
"Detrimental Paratomy".
Adesso li attendo al varco del primo full-length.
Recensione a cura di
DiX88
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