Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:30 min.
Etichetta:Relapse Records
Distribuzione:Relapse Records

Tracklist

  1. EXISTENZ
  2. SHORT-CIRCUIT
  3. YOU WILL NEVER GET ME
  4. IT'S INSIDE YOU
  5. LOVE LIKE SNOW
  6. DEHUMANIZE ME
  7. FAITH 91
  8. TERROR MANAGEMENT
  9. DREAMS LESS SWEET
  10. SILENT COLLAPSE
  11. DANCING TO THE INFINITE BEAT
  12. HYPERCORE

Line up

  • Kaleb Perdue: Guitars
  • Andrew Stark: Bass
  • Michael Quick: Guitars
  • Zachary Quiram: Vocals
  • Steven DiGenio: Drums

Voto medio utenti

La formazione Hardcore Candy, nata da un'idea del chitarrista Michael Quick nel 2017, giungono oggi a tagliare il traguardo del loro terzo lavoro in studio: "It’s Inside You", rilasciato sotto l'egida della Relapse Records.

Appartenenti ad una visione del mondo solo all'apparenza inclusiva, e che personalmente non mi appartiene, i Candy si muovono su un Hardcore con discreti elementi Thrash Metal che potrebbero rimandare alla scena newyorkese di realtà come Crow-Mags e Agnostic Front; su cui si inseriscono suoni Industrial che non disdegnano incursioni nei territori calcati dai Rammstein, fino a sfociare in un flusso elettronico Techno/Digital Hardcore che potrebbe essere benissimo mutuato dagli Atari Teenage Riot, o in dinamiche Electro Music stile Kraftwerk ("Love Like Snow") negli episodi più leggeri.
A tutto ciò dovete aggiungere una componente Nu Metal talvolta affine all'Hip-Hop, la quale rende il prodotto molto orecchiabile.
L'LP viene valorizzato anche grazie alla presenza di numerosi special guests, a cui viene dato uno spazio funzionale all'armonia di insieme del platter. Dunque troviamo Aaron Melnick degli Integrity, Justice Tripp degli Angel Du$t e dei Trapped Under Ice, e David Gagliardi dei Trash Talk. Mentre in "Love Like Snow", la voce di MIRSY alias Marisa Shirar dei Fleshwater. Inoltre, alla produzione, molto moderna ma non snaturante l'essenza dell'Hardcore, possiamo leggere tra i credits un certo Ben Greenberg degli Uniform (quest'ultimo ha anche lavorato su dischi con Pharmakon, Ceremony e Lamb of God).

"It’s Inside You", con i suoi soli 30 minuti, risulta un lavoro avvincente, gagliardo e piuttosto graffiante. E a mio avviso con un'attitudine che, nonostante le numerose influenze esulanti dal metal (talvolta lievemente commerciali), riesce a preservare una certa estremità sonora - anche se siamo su lidi meno caustici e furiosi del precedente "Heaven in Here" (2022) -, lasciando aperta la possibilità del suo apprezzamento persino a quei metallari che, come me, sono tendenzialmente meno avvezzi ai compromessi. E in ogni caso resta pur sempre un prodotto nato e destinato a restare nell'underground che tanto amiamo.
Ovviamente, quanto affermato è valido a patto che si abbia uno sguardo musicale che proceda oltre la visuale del proprio orizzonte più prossimo.



Recensione a cura di DiX88

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