Chissà da quale lontano pianeta arrivano questi VDS? E pensare che al di là di una copertina (un punto in più per la maglietta dei Maiden!) che fa temere di trovarsi al cospetto di un gruppo lanciatosi nel filone del metal demenziale, ci imbattiamo in una formazione, sì poco canonica (beh, per gli standard di un "povero metallaro"), ma che denota una propria personalità e sopratutto tanta originalità.
Certo, sul piano musicale rimane in ogni caso davvero difficile catalogarli, diciamo che talvolta mi fanno pensare ad un improbabile incrocio tra i misconosciuti Ludichrist (e la loro successiva incarnazione, gli Scatterbrain) ed i ben più famosi System of a Down.
Con "Lisbona Step Dance" i DVS spiazzano subito l'ascoltatore muovendosi liberamente, e senza porsi chissà quali problemi, tra Death Metal, Nu Metal, Jazz ed i The Accused. Qualche giro di basso, ancora due rullate e via a "War", con una struttura leggermente più lineare della precedente dove si fanno notare il cantato, spesso teatrale, di Mustinkrox e dei simpatici cori, mentre è davvero tosto il finale alla Brutal Truth.
"Caustic Girl" inizia su un giro maideniano (ed ecco giustificata la shirt di "Dance of Death"), poi alterna parti vocali tipicamente Nu Metal con altre dove il cantato è melodico e pulito, e lo stesso avviene per i riffs... il "problema" è che questo mix funziona. Purtroppo per i VDS, il giochetto rende un po' meno sulla seguente "N1", in parte per il cantato "ovattato", ma più che altro per quel insistere sugli inserti elettronici, una soluzione che sulla conclusiva e schizzata "UFO" assume un ruolo ancora più preponderante.
Non si tratta sicuramente di un demo semplice da affrontare, anzi per entrarci in sintonia sono necessari più ascolti... che tuttavia vi consiglio!

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