Quando, nel 2021, i norvegesi Guardians of Time hanno deciso di sciogliersi, non tutti i musicisti che ne hanno fatto parte hanno poi messo i loro sogni in un cassetto, e se il loro cantante Bernt Fjellestad è entrato a far parte degli In the Woods... (incidendo con loro l'ultimo album "Diversum") e ritroviamo nei Pyrrhic il batterista Øivind Vågane, il chitarrista
Pål Olsen ha deciso di mettersi in proprio dando vita ai
Release The Titans. A questo punto
Olsen è andato a presentare come singoli, già a partire dal 2022 (con "
Sea of Tranquility"), la gran parte dei brani che oggi sono stati raccolti su "
Odyssey", album autoprodotto che scopriamo essere un concept fantascientifico che narra le vicende dell'unico sopravvissuto alla devastazione di una guerra nucleare e che da una Terra morente intraprende un viaggio attraverso l'universo.
Un album realizzato praticamente in totale autonomia, al più coinvolgendo amici e un paio di vecchi compagni dei Guardians of Time come ospiti in qualche pezzo, che non si allontana poi molto da quando proposto nella sua precedente esperienza, un European Power Metal dalle marcate influenze teutoniche, che si intravedono ad esempio su "
World Ablaze" o "
Exodus", e caratterizzato dall'alternanza di melodie e accelerazioni, soprattutto quando
Olsen lascia andare a briglie sciolte la sua chitarra, e da qualche frangente più ruvido, come avviene ad esempio su "
God of War" o "
Sea of Tranquility". Se non manca un episodio strumentale ("
Cryosleep"), all'appuntamento non risponde alcuna ballad, dato pur con il suo mood malinconico ed un insistito uso delle tastiere, la conclusiva "
Into the Unknown", dove ritroviamo anche il chitarrista
Bent Lindebø che ha militato per un breve periodo proprio nei Guardians of Time, è un mid tempo che non si scosta dal mood generale di questo "
Odyssey", cui va riconosciuto l'intento di perseguire quel percorso musicale che si era interrotto dopo l'uscita di "Tearing up the World", pur non con gli stessi risultati. Innanzitutto, anche senza demeritare, dietro al microfono
Olsen non riesce a rivaleggiare con il ricordo di
Fjellestad, che comunque scopriamo con piacere ospite sulla thrasheggiante "
Horizons Beyond", poi paga anche una resa sonora non all'altezza della proposta.
Per poter portare i
Release The Titans dal vivo,
Olsen ha raccolto a sé una manciata di musicisti, tra i quali ritroviamo il già citato e vecchio compagno di viaggio
Vågane alla batteria. Solo più avanti scopriremo se questo rimarrà un progetto solista o si evolverà in una vera e propria band. Le basi comunque ci sono. Tutte.
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