Outcry - Box of the Human Souls

Copertina 7,5

Info

Demo
Genere:Death Metal
Anno di uscita:2006
Durata:29 min.

Tracklist

  1. SYNTONIZATION
  2. BOX OF THE HUMAN SOULS
  3. LAST KISS
  4. RED LAKE
  5. SLAVE OF THE MIRROR
  6. DENIED LIFE

Line up

  • Steve Haze: vocals
  • Alejandro Martin Versini: guitars
  • Andrea Mercutello: guitars
  • Werner Mestrinaro: bass
  • Aleksandro Bonelli: drums

Voto medio utenti

Primo lavoro per gli Outcry, che affrontano questa prova nel migliore dei modi. Formatisi solo nel 2003 e provenienti dal Trentino, gli Outcry si dedicano a quel Melodic Death Metal di derivazione scandinava che qui in Italia ha un buon seguito tra i fans ma anche da parte di diversi gruppi, che, spesso e volentieri, hanno saputo lasciare un'ottima impressione. E gli Outcry sono uno di questi. "Box of the Human Souls" li segnala, infatti, come uno dei migliori gruppi emergenti nel settore, un demo composto da cinque interessanti canzoni che seguono all'introduzione "Syntonization", e che graziate da una registrazione professionale sono accompagnate da un booklet davvero ben realizzato.
L'intro "Syntonization" ha un taglio industrial ed onestamente lascia il tempo che trova, ma la successiva "Box of the Human Soul" è di ben altra fattura: la titletrack rimanda direttamente alla scena svedese (sopratutto In Flames) per il cantato cattivo e declamatorio e per le chitarre incisive e sempre in primo piano. Gli Outcry si fanno più claustrofobici e thrasheggianti con "Last Kiss", e qui la sezione ritmica, composta da Werner Mestrinaro al basso e da Aleksandro Bonelli (recentemente uscito dal gruppo) alla batteria, ne approfitta per lasciare il segno. Sono meritevoli di attenzione i break melodici messi a spezzare la canzone, anche se Steve Haze nel cantato pulito (almeno credo sia lui) non convince quanto gli riesce invece nelle growl vocals. Meglio nella successive "Red Lake" e "Slave of the Mirror", dove gli Outcry alternano nuovamente i due cantati, stavolta con risultati più che confortanti. Due brani questi notevolmente differenti tra loro, con un occhio di riguardo a Goteborg il secondo e malinconico e cadenzato il primo, elementi che lo delineano come uno dei pezzi più interessanti del demo. La conclusiva "Denied Life", altro brano che predilige la potenza alla velocità, vede l'inserimento di alcuni versi in italiano, che gli danno un tocco di personalità in più.
Idee chiare, tanta voglia e sopratutto in possesso dei mezzi per esprimere il tutto.

Contatti: Email: outcryband@katamail.com Web Site: www.outcry.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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