La
Darkness Shall Rise Productions rilascia
"Unholy Death" degli ormai defunti – dal 2022 –
Nifelheim.
Questa è una release adatta esclusivamente ai nostalgici del Thrash/Black con qualche sfumatura Death tipica della seconda metà degli anni '80; sullo stile dunque dei primi
Sepultura,
Possessed,
Sarcófago,
Mystifier, ecc.ecc.; o adeguata ai completisti affezionati alla band.
Gli svedesi non sono mai stati degli innovatori, debuttando a metà anni '90 con la loro miscela Thrash/Black dai suoni crudi e lo-fi assai debitrice a
Kreator e
Slayer. Nonostante la proposta derivativa, tutto però risultava declinato con attitudine da vendere, e i
Nifelheim apparivano armati di solide doti in fase di songwriting, per un mix esplosivo di adrenalina, intransigenza e ruvidità stilistica che a me fecero innamorare al primo ascolto; e che personalmente ho sempre preferito anche ai grandissimi
Aura Noir.
"Unholy Death" è una raccolta dove potrete trovare rimasterizzati il primo omonimo demo del 1993, più altre tracce della medesima sessione di registrazione, ad oggi, fuorché una, inedite (per quanto mi risulta); e a mio giudizio molto valide. Inoltre troviamo un paio di cover che fanno tuonare il cuore…
"Mean Machine" dei
Motorhead suonata alla velocità della luce (registrata nel 1992), e
"Reaper" dei
Bathory (1993); a riconferma di come queste due formazioni – se ancora ve ne fosse bisogno – siano state fondamentali per lo sviluppo del panorama estremo.
Qui dentro è racchiuso tutto lo spirito da semiscantinato della musica oscura… Le sue radici, le sue origini…
Riga il volto una lacrima ricordandomi che i
Nifelheim sono ormai sciolti…
Mi consolo con il nuovo progetto di
Hellbutcher.
Recensione a cura di
DiX88
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