Sulla biografia che accompagna questo lavoro, viene ben messo in risalto come sia un errore cercare di dare un nome a questo progetto, sia che si tratti di "La Rumeur des Chaînes", che da il titolo allo stesso demo, oppure quello di "L'Encre et la Plume", titolo dell'opening track e che ripercorre nella storia di quello che è invece nato, e pare si manterrà, sotto lo status di side project, sempre sotto la guida di Yann Ruet ed Alexandre Manuse.
Il black metal che ci propongono questi musicisti francesi (già, tutte e tre le canzoni sono cantate nella loro lingua natale) spazia abbondantemente tra
musica classica, sonorità dark, qualche spunto folk, e sopratutto advangarde e jazz, un mix davvero schizoide e frenetico, ma devo ammettere mai caotico. Certo, "L'Encore et La Plume" parte piena di cattiveria grazie anche allo screaming straziante di Yann, eppure una canzone come la seguente "Erythème" (con trombone e sax in bell'evidenza) avrebbe potuto benissimo scriverla un novello e blackster (ok, e molto ipotetico, ovviamente...) Tom Waits.
Ciò nondimeno i tre francesi riescono a non perdere il bandolo della matassa e a mantenere sempre alta l'attenzione, e questo nonostante i 10 minuti abbondanti di durata di entrambe le canzoni, inserendo qua e la ricami azzeccati e piuttosto interessanti.
Oltre ad essere la traccia più breve, la conclusiva "Le Baptistère" è anche quella in cui il Black Metal si fa maggiormente sentire, ma anche qui non mancano le sperimentazioni che ne fanno un lavoro assolutamente non facile da approcciare e l'uso della lingua francese potrebbe non aiutare, anche se in realtà il cantato di Yann "confonde un po' le acque".
Bravi, sono certo che troveranno i loro estimatori.
Contatti: Email:
contact@ink-and-feather.com - Web Site: www.ink-and-feather.com
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?