Formati da personaggi ben noti della scena estrema transalpina, i GraveNoire spostano le lancette dell'orologio indietro nel tempo e, con un debut EP di soli 25 minuti, ricreano la magia della scena Black Metal della seconda metà degli anni '90.
"Devant La Porte Des Étoiles" è esattamente questo: puro metallo nero, glaciale, imperioso, tagliente ed epico nelle sue melodie prive di dimensione spazio-temporale.
Le sei composizioni che ne costituiscono l'ossatura non hanno compromessi, sono il vento che soffia incessante, la tempesta che si abbatte sul nostro misero mondo, sono la misantropia di chi vive la musica lontano dalla mercificazione e dai vili compromessi, sono l'essenza di un genere che affonda, in questo caso, le sue radici nelle opere di Taake e Gorgoroth senza, per questo, rinunciare al tipico tocco francese capace, sempre, di rendere speciali le uscite estreme dei gruppi provenienti da quel paese.
"Devant La Porte Des Étoiles" non ha bisogno di altre parole: il Black Metal vero, passionale, poetico e sdegnoso giace nei suoi solchi, striscia velenoso e maestoso tra le note, si erge, fierissimo, ad ogni urlo e ad ogni riff di chitarra, il tutto in una atmosfera di grandeur che si sposa, in un nero matrimonio, con lo sferzante inverno del Nord.
Gioiello.