Blue Oyster Cult - 50th Anniversary Live, Second Night

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:100 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. THE RED AND THE BLACK
  2. O.D.'D ON LIFE ITSELF
  3. HOT RAILS TO HELL
  4. 7 SCREAMING DIZ-BUSTERS
  5. BABY ICE DOG
  6. WINGS WETTED DOWN
  7. TEEN ARCHER
  8. MISTRESS OF THE SALMON SALT (QUICKLIME GIRL)
  9. BOX IN MY HEAD
  10. BURNIN' FOR YOU
  11. LIPS IN THE HILLS
  12. PERFECT WATER
  13. TENDERLOIN
  14. THE REVENGE OF VERA GEMINI
  15. E.T.I (EXTRA TERRESTRIAL INTELLIGENCE)
  16. THAT WAS ME
  17. GODZILLA
  18. (DON'T FEAR) THE REAPER
  19. UNKNOWN TONGUE
  20. TATTOO VAMPIRE
  21. CITIES ON FLAME WITH ROCK AND ROLL

Line up

  • Eric Bloom: guitars, vocals, keyboards
  • Donald "Buck Dharma" Roeser: guitars, vocals
  • Richie Castellano: guitars, keyboards
  • Danny Miranda: bass
  • Jules Radino: drums
  • Albert Bouchard: guitars, drums, percussions, vocals

Voto medio utenti

Ecco qui il secondo capitolo dei festeggiamenti per il cinquantenario di questo straordinari hard rockers, ragazzi qui siamo nella pura leggenda.
Si, leggenda, perché senza i sacerdoti del Culto dell’Ostrica Blu, nemmeno il nostro amato heavy metal esisterebbe come lo conosciamo data la miriade di formazioni che si sono ispirate a queste icone.
Giusto autocelebrarsi e celebrare questo anniversario importante; dopo aver pubblicato il primo capitolo di questa festa dal vivo ed un album in studio, ecco arrivare la seconda serata live che porta in dote l’intera esecuzione del capolavoro “Tyranny And Mutation” del 1973.
Quando senti partire le note iniziali della grintosa “Hot rails to hell” ti trovi proiettato direttamente in un’altra epoca, è qualcosa che non so spiegarvi a parole, come il fascino hard blues immortale di “Baby ice dog” o l’iniziale “The red and the black”, ci si accorge che questo mitico album è invecchiato molto bene.
E non è tutto, perché la formazione statunitense pesca anche dal proprio repertorio perle come la romantica “Burnin for you”, la scoppiettante “Tattoo vampire”, la mitica “The revenge of Vera Gemini” per poi concedere al pubblico due classiconi come “Godzilla” e “ (Don’t fear) The reaper” dal riff inconfondibile.
Il pubblico risponde animatamente anche se avrei voluto sentirlo di più, la produzione è precisa ed esalta tutti i suoni; certo gli anni passano e si sente soprattutto nella voce, ma la grinta e quel pizzico di magia sono rimasti inalterati, perciò bando alle ciance e fatelo vostro, entrate anche voi nel Culto.

Recensione a cura di Matteo Mapelli

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