Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:44 min.
Etichetta:Dusktone
Distribuzione:Dusktone

Tracklist

  1. VENTO ERRANTE
  2. MADRE NOTTE
  3. RITORNO
  4. IMPERMANENZA
  5. L'ULTIMA NEVE
  6. MAREE

Line up

  • F.: all' instruments

Voto medio utenti

Taur-Im-Duinath ("Foresta tra i fiumi", nome tratto dall'universo di Tolkien) è una one-man band dedita al Black Metal, fondata nel 2015 dal musicista campano Francesco Del Vecchio.
Al momento vede all'attivo la pubblicazione di tre full-length, di cui l'ultimo rilasciato nel 2024 tramite la Dusktone: "Verso casa".

Il progetto nasce originariamente come strumento per ricercare il senso trascendente che giace oscurato sotto lo strato del flusso continuo del divenire… La ricerca di quel nucleo eterno, dell'"Essere", che solo apparentemente muta assieme al ciclo delle stagioni, alla caducità delle foglie, alle mille cromie della natura: siano esse rosso fuoco, ocra oro o rosso arancio d'autunno; come, altresì, la trasparenza cristallina dei ghiacciai e il riflesso platino della luna, sulla neve blu, nelle notti del verno… Un'evoluzione che principia da un'unica scaturigine.

Venendo all'aspetto musicale, "qui dentro", dobbiamo indubbiamente poggiare i nostri piccoli piedi sulle orme delle grandi formazioni scandinave del Black Metal atmosferico, con comunque notevoli influenze a esso esterne. Influenze in parte ravvisabili anche sulla sfera tematica, oltreché in quella strumentale, del Cascadian e di gruppi a esso limitrofi, sulla scia degli Agalloch delle fasi più vicine alla fiamma nera.
Un rivolo di musica che fluisce continuo, senza mai ristagnare in suite monocorde protratte eccessivamente, bensì le sue acque conservano sempre un filo di impetuosità, perfino nei tratti più gelidi e desolanti. Un'impetuosità che, in vari frangenti, deflagra tramutandosi in cascata infranta da raffiche tempestose di vento nordico; mentre nei momenti più solidi assume le forme di una tormenta di neve devastante, tratteggiando così scorci suggestivi e avvincenti.
Un'opera che, come già accennato, presenta il classico suono degli anni '90, bensì con un'accento relativamente moderno nella produzione.
È elevata la qualità della propaggine della fiamma nera qui evocata, ammalianti i suoni gelidi, le saturazioni sonore e i numerosi sottofondi spettrali che infestano la foresta Taur-Im-Duinath.
Un LP contraddistinto da un songwriting essenziale e altresì efficace, capace di immergere l'ascoltatore in un paesaggio notturno rischiarato dal chiarore della luna calante…
Più che i tratti dell'inquietudine, il musicista campano è portatore di mistero, eternità, poesia e natura nella sua essenza più primordiale. A suggellare il tutto vi è il suo scream immaginifico, frequentemente trasbordante in molteplici tonalità differenti.

Un viaggio oscuro nei meandri delle nostre origini e nell'universo del sovrasensibile, dove tutto acquisisce un significato, e che realmente vale la pena di compiere.

Album di alto livello.

Recensione a cura di DiX88

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