I
Silvern sono una Black Metal band ucraina formatasi nel 2021, con all'attivo la pubblicazione, proprio in questi giorni di settembre 2024, tramite la
Vendetta Records, di un solo full-length (preceduto da due singoli):
"Stardust Sermons".
"Stardust Sermons" è un concept album che segue il percorso esistenziale di un personaggio senza volto, e di come la sua percezione della realtà muti attraverso i vari incontri e le sfide imposte dalla contingenza.
Sembrerebbe che l'intento fosse di evidenziare la dualità della fede umana, mostrando che non tutto ciò che è negativo è realmente negativo, e viceversa per i fenomeni positivi. Focalizzandosi, inoltre, sul bisogno di fede dell'umanità e sulle numerose incognite della vita, prendendo in considerazione le interazioni tra le persone, la natura, la religione, la scienza e il cosmo.
Mentre per quanto riguarda l'aspetto musicale ci troviamo di fronte a un LP di non facile inquadratura, perlomeno, se non si hanno i riferimenti giusti e la pazienza di ascoltarlo con meticolosità.
"Stardust Sermons" presenta un sound ruvido, particolarmente old-school, che in parte si ripercuote anche sullo stile, soprattutto se pensiamo al primo brano
"Lorn", chiaramente ispirato dal True Norwegian Black Metal dei primi
Darkthrone – e dalla variante incarnata, al tempo, dai
Gorgoroth –, in cui si inseriscono sentori chiaramente Cosmic.
Ed è proprio l'afflato cosmico a prendere sempre più corpo nel resto delle tracce… La musica proposta dai
Silvern si muove, oltre che sul filo della tradizione, su un terreno dove sono gli accostamenti di suoni disarmonici a predominare, conferendo al complesso un effetto cacofonico notevole. I tempi sono atipici, convulsi e ossessivi, talvolta scardinati da sfuriate tipicamente nere e con qualche accenno Death Metal; presentando, inoltre, alcune sperimentazioni e piccole sonorità inusuali per il contesto, ma che ben vi si amalgamano. Come per esempio, oltre a ciò di cui abbiamo appena fatto menzione, taluni assoli basati prevalentemente sulla dissonanza e altresì stemperati da un certo calore atipico; o alcuni accenni Post-Black / Avantgarde, similmente a quelli contenuti verso la metà di
"Absorbed Signs".
"Stardust Sermons" è un'opera che nonostante la sua complessità strutturale si assimila piuttosto agevolmente, per merito anche della sua breve durata. Oltre a ciò, possiede il pregio di far confluire al suo interno le coordinate stilistiche della prima fiamma nera, gli sviluppi cosmici, sinusoidali e atonali di realtà come i
Darkspace e, su un altro piano, l'utilizzo di questi fatto anche nel Black d'avanguardia dei francesi
Deathspell Omega.
Indubbiamente un buon inizio…
Recensione a cura di
DiX88
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