I tre brani inclusi in "Smell the Fire" mi hanno portato indietro di vent'anni, direttamente a "Gates To Purgatory", album d'esordio dei Running Wild. I Burning Point si rivelano, infatti, simili al gruppo tedesco in quell’approccio teso a reinterpretare la lezione dei Judas Priest/Accept: un Heavy Metal grintoso, spedito, sfrontato e (prendetelo come un complimento...) ingenuo. Questi cinque ragazzi ci propongono tre brani che si rifanno alla vecchia guardia: ai nomi già citati aggiungete l'influenza di Saxon o UDO, ma anche degli immancabili Iron Maiden e pure dei Manowar, che emergono sopratutto su "Heavy Metal Is My Law".
Certo che questa giovane formazione, proveniente da Treviso, con l'opener "Smell The Fire" e poi con la seguente "Fight To Dream" più che "farti annusare il fuoco", sparge il profumo dei bei tempi andati, dato che il loro songwriting ricorda quello della coppia Preacher/Rock'n’Rolf ed anche le chitarre di Gio e Brian sono quelle che ritroveremmo andando a spulciare alcuni vecchi vinili della Noise. La conclusiva "Heavy Metal Is My Law", nei refrain e nelle melodie, finisce con il richiamare i connazionali Mesmerize, anche se la prova vocale di Max rimane più nella sfera di competenza di un Rock'n'Rolf che di Folco Orlandini.
Possono solo crescere... ed a mio parere lo faranno alla grande!
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