Per quanto ormai dovrebbe esservi noto, che io non ripudio il corso moderno della fiamma nera, se devo essere onesto, nel mio intimo, al di là di presunte oggettività, è questo qui il mio Black Metal… Quello di formazioni intransigenti, inaccessibili ai compromessi dei tempi ultimi, e totalmente devoti al culto di quella forma di arte oscura che realmente amano fin dal profondo più intimo del Sé.
Esattamente questo è il caso dei finlandesi
Förgjord, che ci consegnano il loro settimo gioiello
"Perkeleen weri", rilasciato dalla pur sempre ottima
Werewolf Records (la label di
Werewolf dei
Satanic Warmaster).
Si tratta di un disco di Black Metal finlandese autentico, nella sua forma più pura, che porta avanti la concezione più oltranzista del genere, come è, fortunatamente, di uso comune da quelle parti.
Dunque, entrando nello specifico, siamo su lidi limitrofi a
Satanic Warmaster,
Sargeist e
Horna, bensì non si deve assolutamente pensare a una copiatura… I
Förgjord è quasi trent'anni che "silenziosamente" calcano l'underground, e il loro Black Metal è furioso e lacerante nei suoni. Si trovano a loro agio sia su tempi velocissimi - dove in lontananza si ha qualche eco Hardcore negli attimi più "urgenti" -, mid tempo cadenzati evocativi, con lo scream che non teme di mutare in sporadici growls, e riescono perfino ad addentrarsi, rudemente e senza perdere neanche una goccia del loro elisir di malvagità, in soluzioni vagamente più teatrali e orchestrali dai sentori Funeral doom. A tal proposito, ascoltatevi
"Pettävä suo": una lacrima nera righerà il vostro volto.
Sorprendente come i finlandesi riescano a inserire in strutture così crude e selvagge, inviolabili dal fronte di una integrità stilistica fondata sul culto della violenza, un gran numero di hooks dalla presa immediata: siano essi nel guitarwork o nelle linee vocali.
Tutto ciò viene declinato sotto il segno di una sapienza da veterani – che si ripercuote anche in una produzione lo-fi, oculatamente riadattata – e con la suggestività viscerale che solo una potenza assoluta e primordiale può sprigionare.
A mio avviso, questo LP, per i
Förgjord, artisticamente parlando, rappresenta un'ulteriore maturazione.
Forse per qualcuno sarà un prodotto fuori dal tempo…Voi non lasciatevi ingannare, vi è del lavoro solido, ricercato, oserei dire raffinato, dietro a un'opera simile.
Per un vero blackster potrebbe rappresentare il Santo Graal.
Recensione a cura di
DiX88
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