L'italiano
Gionata Potenti, in arte
Omega, attualmente attivo in molti progetti tra cui
i grandi
Mortualia di
Shatraug (come drummer sotto lo pseudonimo di Thorns), rilascia in questi giorni di inizio ottobre 2024 il terzo full-length della sua one man band, i
Nubivagant:
"The Blame Dagger", sotto l'egida della
Amor Fati Productions.
Omega prosegue sul sentiero già tracciato con i precedenti due album, presentando un impianto Black Metal monocromatico, ossessivo e avvolgente come le nubi a cui fa riferimento il nome del progetto. Una declinazione della fiamma oscura atipica e che frequentemente indugia nel Doom di matrice Sabbathiana, bensì anche nelle derivazioni di esso proposte dai
Candlemass, oltre a presentare influenze dei
Primordial.
Sopra questa forma di Black / Heavy / Doom si staglia la voce del blacksters italiano che non ha niente a che vedere con lo scream, adottando, al contrario, un registro vocale pulito, ipnotico e trascendente che senz'altro trova punti di appoggio - e questo vale anche per l'aspetto prettamente strumentale e compositivo - in quanto fatto da
Quorthon in
"Hammerheart" (1991) e
"Twilight of the Gods" (1992), bensì, a mio avviso, perfino nel buon vecchio
Ozzy…
"The Blame Dagger" non è certo un LP alla portata di tutti: il suo essere monocorde, i suoi sporadici cambi di ritmo e l'ossessività che ne è alla base, interrotta solo da ricalibrazioni sonore minime, come è tipico di un certo tipo di Black Metal atmosferico, lo rende consigliabile soltanto agli appassionati del genere, e forse non a tutti. Affermo non a tutti, poiché, non chiunque ami la fiamma nera potrà gradire l'ampio indugiare in tempistiche Doom e la scelta delle clean vocals a tutto campo… Tuttavia è un disco a cui, colui che risulti dotato di una mentalità aperta dovrebbe quantomeno considerare di offrire una possibilità.
"The Blame Dagger" è un lavoro ben bilanciato, avvolgente, dotato di una capacità di fascinazione mistica e occulta davvero notevole. Un'opera dal taglio spirituale che necessita di essere contestualizzata, compresa… oltre alla predisposizione ad abbandonarsi tra i suoi flussi gelidi, altresì accoglienti, pacati e al contempo impetuosi… Dove ogni essente si muove pur restando immobile.
Dategli una chance… Potreste rimanerne piacevolmente colpiti.
Recensione a cura di
DiX88
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