Gli
Hell Is Other People sono una Black Metal band canadese formatasi nel 2016, il cui nome deriva da un'opera teatrale di
Jean-Paul Sartre. Al momento hanno rilasciato, oltre a un EP e a uno Split, due soli full-length, di cui l'ultimo nell'ottobre 2024:
"Moirae", sotto l'egida della
Transcending Obscurity Records.
"Moirae" è un buon disco di Atmospheric Black Metal dal tocco Post-Black, contornato da echi Depressive piuttosto marcati, dove viene dato primo piano alle suggestioni e all'impatto emotivo, contraddistinto da un certo romanticismo melanconico, piuttosto che da rabbia e libido distruttiva.
Indubbiamente è un album che si riallaccia con forza al
Conte di
"Filosofem" (1996), e ad alcune variazioni su tema incarnate da complessi come
Drudkh, oppure i più recenti
Ild, presentando inoltre alcune reminiscenze degli
Agalloch - giusto per intendersi -, pur senza contenere momenti puramente Ambient.
Tuttavia, a mio avviso, nonostante vi sia un'alta qualità, quel che è assente, rispetto ai nomi sopracitati, è l'originalità… Gli
Hell Is Other People sono coinvolgenti ma potrebbero essere confusi con moltissime altre realtà dai toni Post-Black, e questo è un difetto di non poco conto.
"Moirae" è un ascolto statico, meditativo e dai forti toni introspettivi, dove la velocità non viene quasi mai presa in considerazione, bensì è alla sua poesia che dovrete fare riferimento… Da lei dovrete farvi sedurre, dall'interpretazione calda e passionale dei canadesi, in particolar modo per un certo lavoro alla chitarra, recante con sé alcune armonie del buon vecchio Gilmour, con un'intensità nei banding tale da far vibrare l'anima. Un'interpretazione resa avvincente anche dalle notevoli abilità canore di
Nathan Ferreira, il quale spazia da uno scream a un growl straziante con disinvoltura davvero notevole.
Il secondo LP dei canadesi né riscrive, né altera il corso del genere… E con tutta probabilità sarà difficile che il loro progetto ci resterà impresso, ammesso che non trovino una – a tutti gli effetti – propria via di ascesa.
Tuttavia, resta un'opera realmente ben confezionata e dall'impatto emotivo non trascurabile.
Dategli un ascolto…
Recensione a cura di
DiX88
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