Copertina 8,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2024
Durata:86 min.
Etichetta:InsideOut Music

Tracklist

  1. SKYWAVING
  2. LIFE IN THE WIRES, PART 1
  3. THIS HOUSE OF WINTER
  4. THE SOLID STATE ORCHESTRA
  5. EVAPORATOR
  6. STRANGE WORLD
  7. IDIOT BOX
  8. ABSENT FRIENDS
  9. SCHOOL (INTRODUCING THE ALL SEEING EYE)
  10. PROPERGANDER
  11. SIGN OF LIFE
  12. MORAL AND CONSEQUENCE
  13. LIFE IN THE WIRES, PART 2
  14. STARTING FIRES

Line up

  • Jem Godfrey: keyboards, guitar, vocals
  • Nathan King: bass, vocals
  • John Mitchell: guitars, vocals
  • Craig Blundell: drums

Voto medio utenti

Il ritorno dei FROST* vede il rientro di Craig Blundell alla batteria, ma è soprattutto un ottimo album di rock progressivo moderno ben al di sopra delle mie aspettative.

Ci sono diversi episodi coerenti con il passato della band, dall’introduttiva “Skywaving” all’elettronica “Evaporator”, passando per la più lineare “This House Of Winter”. Brani più spigolosi del calibro di “Life In The Wires, Pt. 1” o “Idiot Box” ben si sposano con i tributi al neo-prog più muscolare degli anni Ottanta (“The Solid State Orchestra”, “Life In The Wires, Pt. 2”), mentre le tastiere imperiose di Jem Godfrey emergono nella battagliera “School/Propergander” e nella crimsonica “Moral And Consequence”.

Se l’intensità di “Strange World” e di “Absent Friends” rievoca gli anni d’oro degli Alan Parsons Project, l’ibrida e cinematografica “Sign Of Life” fa il paio con la conclusiva “Starting Fires”, ammiccante e dai toni mainstream.

Davvero tanta roba.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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