Secondo demo per questi
Stige, death/thrash band da Taranto. Il quintetto ha finalmente assestato la sua line-up dove svariati cambi. Probabilmente questo non ha permesso ai nostri di trovare una propria identità. Infatti le quattro tracce presenti in questo " Vortex ", sono sì furiose e violente, ma peccano pesantemente sul versante originalità. Gli Stige si rifanno palesemente alla scena americana, sia nel riffing serrato che nei solos sparati a duemila all'ora ( come gli Slayer insegnano ). Dentro di loro serpeggia anche una vena hardcore, decantata a pieni polmoni dal singer Gianfranco Liuzzi, il quale modula la propria voce su uno screaming acidulo e tiratissimo per quasi tutta la durata delle canzoni; ogni tanto Liuzzi tira fuori degli acuti Halfordiani, tecnicamente validi, ma che cozzano con il suo cantare " classico ". Durante l'ascolto dei brani emerge anche una discreta cura nell'inserire linee altamente melodiche, questo grazie ai due chitarristi, Marcello Bruno ed Emanuele Giummarra, particolare che conferisce un pizzico di ariosità a canzoni comunque potenti e quadrate. La registrazione di questo demo non è delle migliori ma risulta adatta al genere proposto dagli Stige. Sembra di ascoltare un vinile dell'epoca d'oro del death/thrash. In definitiva questo " Vortex " è un passo ancora incerto di un lungo, spero, cammino da parte di questi ragazzi. La voglia e l'energia ci sono, manca solo un pò di originalità e voglia di osare oltre ai soliti schemi che il genere porta con se. Alla prossima, con assoluta fiducia.
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