Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2011
Durata:41 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. THE FIRST SNOW
  2. WINTER WITHIN
  3. DEATHSTAR
  4. REMEMBRANCE
  5. UNBROKEN
  6. JUDGEMENT
  7. THE WAKE
  8. SANCTUARY
  9. BUTTERFLY EFFECT
  10. WREITH

Line up

  • Tuomas Saukkonen: growl vocals, guitars, keyboards
  • Lars Eikind: clean vocals, bass
  • Juho Räihä: guitars
  • Atte Palokangas: drums

Voto medio utenti

L'appuntamento con il loro sesto album è testimone del passaggio dei Before the Dawn alla Nuclear Blast, e se non rivela chissà quali cambiamenti nella loro proposta musicale, è comunque innegabile che ora lo facciano meglio.
Infatti, su "Deathstar Rising" i Before the Dawn sfruttano appieno una resa sonora scintillante e deflagrante, che gli permette di esaltare quel Death Metal melodico e darkeggiante che li contraddistingue sin dal loro lontano esordio, "My Darkness" (2003), un lavoro che ai tempi aveva suscitato l'entusiasmo del nostro Grazioli.
E le prime bordate che i nostri piazzano dopo "The First Snow", una breve introduzione arpeggiata, riportano proprio a quei fasti, grazie ad una "Winter Within" che lascia trasparire anche un inedito approccio chitarristico folkeggiante ed in odor di Thin Lizzy, anche se resta predominante il contrasto tra la voce cattiva di Tuomas Saukkonen e quella pulita di un Lars Eikind, mai così convincente, tanto da meritarsi spesso il ruolo di primattore, come avviene su "Judgement" e soprattutto su "Sanctuary", uno dei momenti più avvincenti dell'intero album.
Non meno incisive si rivelano comunque "Deathstar" (con un refrain irresistibile) ed una "Unbroken" scandita dal drumming di Atte Palokangas, e non scherza nemmeno "Butterfly Effect", una canzone che non so decidere se ispirata (liricamente) dall'omonimo film di Eric Bress e J. Mackye Gruber (uscito nel 2004), e quanto (musicalmente) dagli In Flames, ai quali si accosta anche la conclusiva "Wreith".
Resta davvero difficile trovare dei punti deboli in questo disco, tutt'al più si può puntare il dito su qualche passaggio in odor di già sentito, ma quale gruppo è ormai veramente immune da questa piaga?

In passato sono stati, anche dal sottoscritto, paragonati a Sentenced, Soilwork o To/Die/For, ed ora "Deathstar Rising" non cambia di certo le coordinate stilistiche dei Before the Dawn, ma è altrettanto innegabile che ci consegni una formazione al top della propria forma.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 05 giu 2011 alle 20:08

Io l'ho trovato strabello. Aldilà del fatto che sia death melodico (cosa che, volendo, può essere) o no.

Inserito il 02 mar 2011 alle 19:31

il sito ha dei generi ben definiti, in modo tale da organizzarne i contenuti. Purtroppo non è possibile creare un'area per ogni genere, quindi ci si arrangia come si può.

Inserito il 02 mar 2011 alle 19:25

@Pippo NO :) Non avevo letto e nemmeno avevo intenzione di leggerla perché, conoscendo bene il disco, non avevo bisogno di leggere niente. Solitamente leggo una rece. quando ignoro come sia un disco ma, se l'ho già ascoltato, leggere è tempo perso. Però è innegabile che a lato c'è scritto: Genere: Death Metal; Anno di uscita: 2011; Durata: 41 min; ecc ecc . Ora, tanto per dire come la penso, per me il Death Metal è una cosa e il genere proposto da questi bravi musicisti è decisamente un altra cosa. Nella recensione vengono definiti in un altro modo (Death Metal melodico e darkeggiante) e quindi il recensore si CONTRADDICE, non è colpa mia mi dispiace. Il Death Metal puro non ha nulla di melodico. Questo disco è melodico/dark e di Death ha solo la voce del cantante (di tanto in tanto ma spesso canta con la voce pulitissima e melodica) . Tutto qui... per carità la mia non vuole essere una polemica però - mi ripeto - se nella rece. c'è scritto altro, è il recensore che si è contraddetto. Doveva scrivere altro anche in alto a destra.

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