Copertina 8

Info

Anno di uscita:2024
Durata:37 min.
Etichetta:No Remorse Records

Tracklist

  1. FROM BEYOND
  2. EQUINOX
  3. DRESSED TO KILL
  4. VAMPIRE'S KISS
  5. WHEN DEATH IS NEAR
  6. INTO THE WEREWOLF'S LAIR
  7. JUDGE STEEL
  8. UNDER YOUR BED
  9. THE AWAKENING
  10. LEATHERHEAD

Line up

  • Thanos Metalios: guitars
  • George Bradley: bass
  • Michalis Zounarakis: drums
  • Zachos Karabasis: guitars
  • Tolis Mekras: vocals

Voto medio utenti

Once again, Greece is calling...
Eh già, ancora un disco magnifico proveniente dalla Grecia; la “Magna” Grecia!

I Leatherhead, originari di Larissa, sono cinque ragazzacci diretti, rozzi e incazzati come delle bisce (insomma, di quelli che piacciono a noi), che propongono un sound decisamente esuberante, solido e pieno zeppo di differenti contaminazioni, tra loro perfettamente amalgamate.
La band ellenica rappresenta l’ennesima realtà interessante proveniente dalla Grecia e chiaramente, manco a dirlo, è stata messa sotto contratto da un’etichetta diventata ormai una certezza assoluta nel settore, ovvero la connazionale No Remorse Records.

L’omonimo debutto dei Leatherhead, nonostante le molteplici inevitabili influenze, brilla di luce propria. Il disco è un concentrato di energia purissima e incontrollata, basato fondamentalmente su un metal di estrazione classica che però, spesso e volentieri, si concede delle piacevoli divagazioni verso territori speed-thrash, soprattutto per merito delle chitarre sporche e velenose, affidate alla coppia formata da Thanos Metalios e Zachos Karabasis.
Mentre il famelico frontman Tolis Mekras azzanna le tracce con il suo timbro feroce e caparbio, la sezione ritmica si mette in evidenza per la struttura possente e i repentini cambi di tempo, resi possibili grazie all’energia sprigionata dalla batteria di Michalis Zounarakis e dal basso di George Bradley.
L’esplosività musicale dei Leatherhead raggiunge il suo picco massimo in corrispondenza di tracce come Equinox, Vampire’s Kiss, Into The Werewolf’s Lair o Under Your Bed, trasmettendo una carica fomentante unica mentre, in altre occasioni invece, come in When Death is Near, in Judge Steel o anche nella conclusiva title-track, i ritmi rallentano lievemente e la band cerca di concentrarsi maggiormente sull’aspetto tecnico ed emotivo (inserito sempre all’interno di una visione musicale particolarmente esplosiva), piuttosto che sull’impatto vero e proprio.

L’intensità compositiva si mantiene costantemente alta, per tutta la durata del disco, consentendo ai Nostri di mettersi in una posizione di forza rispetto all'ascoltatore, a sua volta, costretto spalle al muro, a subire le frustate sonore riservategli da questi terribili debuttanti dalle idee chiare e bellicose.
Leatherhead è un bellissimo esordio, che può essere concepito solo da una band decisamente valida e con pochi punti deboli, capace di assimilare e miscelare armonicamente, all’interno del proprio sound, elementi appartenuti a diverse gloriose formazioni del passato, ma anche del presente; dagli Agent Steel (in primis), agli Exciter, dagli Omen, ai Razor, passando per i primi indimenticabili Queensrÿche e per gli immancabili Metallica e Iron Maiden, fino a giungere a realtà ben più recenti, come Riot City, Vulture o Evil Invaders.
Insomma, con tali referenze, non rimane altro da fare che leccarsi i baffi e premere “play”!


Recensione a cura di Ettore Familiari

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