Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:44 min.
Etichetta:I Hate Records
Distribuzione:Sureshot Worx

Tracklist

  1. INTO TREPIDATION
  2. JUSTIFIED FEROCITY
  3. THE LAST GRAIN IN YOUR HOURGLASS
  4. EXPERIMENTAL FAILURE
  5. DECEIVING THE PSYCHOPOMPOS
  6. PROGRESSIVE OBSOLETION
  7. CHILDREN OF GOD
  8. REPROBATE MISFITS
  9. TRAMPLED (BY THE FOOT)

Line up

  • Nick Psarogiannis: Guitars
  • George Balios "IronBeast": Vocals
  • John Votsis: Drums
  • Chris Zoukas: Bass

Voto medio utenti

I Violent Definition sono una Thrash metal band greca formatasi nel 2008 tra Atene ed Attica. Al momento hanno rilasciato, oltre ad alcune uscite minori, due full-length, di cui l'ultimo in questi giorni di novembre 2024: "Progressive Obsoletion" (I Hate Records).

"Progressive Obsolation" è una perfetta riproduzione delle prime releases Thrash metal degli anni '80; sia per quanto pertiene l'aspetto compositivo che per la produzione, la quale riproduce esattamente il suono di quegli anni, comprese le imperfezioni che contraddistinguevano gli albori del genere.
I greci prevalentemente si ispirano e portano il segno di formazioni come gli Exodus e, per una certa attitudine travolgente, richiamano ai canadesi Razor o ai primi Whiplash.
Si tratta di 9 brani per un totale di 44 minuti improntati quasi unicamente su dinamiche veloci dal songwriting essenziale; impostato sulla potenza sonora e sull'onda lunga di un impeto arrembante e sguaiato. Riff incisivi con discreti cambi di ritmo su frequenze sempre spedite, affiancate, oltre che dagli immancabili tupa tupa, da liriche incazzatissime scandite prevalentemente sotto il segno della dizione super veloce, impreziosite da hooks piuttosto catchy.
Dunque fin qui, dal nostro punto di vista, prosegue, apparentemente, tutto per il meglio… tuttavia la nota dolente è proprio il voler spingere sull'acceleratore a tutti i costi (eccezion fatta per "Children of God"), poiché questo finisce per appiattire l'esperienza di ascolto dell'album.
Avrebbe indubbiamente giovato qualche variazione su tema, e l'indugiare di più su qualche groove in grado di innalzare vertiginosamente il pathos, o altre soluzioni simili; per non parlare della possibilità di inserire qualche sfumatura in più.

In ogni caso, "Progressive Obsoletion" resta un disco godibile e ben realizzato che, nonostante le critiche appena mosse nei suoi riguardi, risulta da elogiare in quanto ad attitudine e violenza esecutiva.
Qualche testa riuscirà sicuramente a farla saltare…


Recensione a cura di DiX88

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