Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:36 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. WHITE VIOLENCE
  2. LAST DAY
  3. BLIND SCIENCE
  4. WELCOME TO THE ARMY
  5. TIME TO CHANGE
  6. RATRACE
  7. THE LUNGS OF THE EARTH
  8. JUST A MATTER OF TIME
  9. IN THE MIRROR

Line up

  • Zhema: guitars
  • Angel: vocals
  • Levine_ bass
  • Soto Jr.: guitars
  • Arthur: drums

Voto medio utenti

C’è poco da fare, a volte il cambiamento è necessario e nel caso dei Vulcano lo era per davvero visto che dopo un esordio convincente fecero una doppietta di album poco entusiasmanti e francamente sorvolabili.

Col terzo album, i Vulcano abbandonano il “SuperMetal” della prima tripletta discografica e fanno un’importante cambiamento su più fronti: un nuovo luogo dalla grafica decisamente differente, tematiche che abbracciano il sociale e abbandonano il satanismo infantile, registrazione e produzione assolutamente professionali e di livello internazionali, il Thrash Metal grezzo e mininale (molto Death/Black) cede il passo ad una svolta più Punx, dando un sentore decisamente Thrashcore. Questo come si traduce in soldoni? In un bel trait d’union tra Speed Metal e Punk Hardcore, che da rasoiate belle ruspanti ha i suoi bei cambi di tempo eseguiti con una certa nonchalance, ci sono un certo numero di assoli tipicamente Metal, la velocità si fa più controllata e meno frenetica.
Scommetto che album come “Cada Dia Mais Sujo E Agressivo” (“Dirty and Aggressive” fuori dal Brasile) e “Brasil” dei Ratos de Porao abbiano esercitato un’importante e fondamentale influenza su questo lavoro.
Col quarto album quindi pure i Vulcano furono tra le Thrash Metal band che cambiarono pelle con il sopraggiungere degli anni ’90.

Il quarto lavoro ha una forte contraddizione in seno: non è l’album più rappresentativo di questa realtà brasiliana, ma al tempo stesso è quasi senza ombra di dubbio il loro album più riuscito e maturo dell’intera discografia.
Per qualche peccato veniale questa perla non raggiunge il rango di capolavoro, ma poco importa visto che non solo di capolavori si vive.
Purtroppo però questa svolta e conseguente forte investimento non portò i frutti sperati, portando i Vulcano a sciogliersi da lì a poco.
Poi certo, anni dopo il gruppo si riformò e in parte capitalizzò quanto seminato in precedenza, divenendo una cult band a tutti gli effetti, ma questa come si suol dire è un’altra storia.
Intanto con questa utile ristampa, abbiamo la possibilità di riscoprire uno dei tanti diamanti grezzi che hanno dato prestigio e lustro al Thrash Metal brasileiro e non è mai troppo tardi per scoprire o riscoprire qualcosa.

Recensione a cura di Seba Dall

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