I
Gotho sono una delle tante spiazzanti sorprese che la scena indipendente italiana sa dare (non quell’Indie da strapazzo che imperversa terribilmente negli ultimi anni e che ha fatto perdere di significato quel termine) e due anni fa con il debutto “'
Mindbowling” qualche bella soddisfazione se la sono tolta nel tempo.
Ora è il tempo del secondo parto discografico e “
Gothron Versus Fartark” viene pubblicato per la
Supernatural Cat Records, collettivo/etichetta che tra le varie realtà ha gli eccellenti [B]
Ufomammut[/B].
Se si guarda al curriculum musicae dei due protagonisti, la proposta dei Gotho è davvero sorprendente: al bando il canto, qui si va solo di sezioni strumentali a nastro in un caleidoscopio sonoro multi colore che guarda ad una sacco di generi ed umori differenti. Non mi credete? Beh, come definite 41 di musica che contengono al suo interno Progressive, Psichedelia, Metal, Musica Classica, Post Rock, Jazz e pure Disco Music?
Lavoro molto interessante, ma che ho trovato paradossalmente poco coraggioso, con un gruppo che mischia tanti elementi insieme, ma che non sempre vengono realmente legati tra di loro. In più credo che nonostante la moltitudine di influenze, la scrittura dei brani sia poco esuberante, magari qualche soluzione più bislacca avrebbe dato un quid in più.
Io non so come si evolverà il cammino dei Gotho, ma spero vivamente che più avanti si prendano più rischi, che osino veramente, perché le potenzialità di questa miscellanea di generi è potenzialmente enorme se sfruttata a dovere.
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