Originariamente uscita in formato cassetta (e digitale) nel mese di settembre,
"Was des Lebens nicht wert", opera prima della one man band
Ainzamkait, viene ristampata in edizione CD dalla
Purity Through Fire che, da buona mattacchiona, annuncia l'uscita del lavoro per il Natale di quest'anno.
Del resto, come ben sappiamo, il Black Metal è il genere natalizio per eccellenza, viste le sue classiche atmosfere da albero e panettone, e non ci deve stupire questa iniziativa, anche perchè,
Ainzamkait è portavoce di una versione marziale, cadenzata, mai veloce, del metallo nero e, quindi, ancora meglio a suo agio tra regali e vischio.
Amenità a parte,
"Was des Lebens nicht wert" è un lavoro sorretto da buone melodie, con uno spirito fortemente marziale (come vi dicevo più in alto), monolitico nel suo essere, apparentemente, sempre uguale, con una batteria che non cambia mai ritmo, ma con piccoli dettagli che gli danno una spinta in più, penso, per esempio, al bell'uso che si fa della voce pulita in chiave evocativa (alla Falkenbach), o a certe partiture di testiera dal sapore ecclesiastico, capaci di rendere l'ascolto piacevole e sottilmente ipnotico, come se ci si trovasse al cospetto di una lunga, ed oscura, marcia trionfale.
Certo, non siamo al cospetto di niente per cui saltare dalla sedia, e, probabilmente, una maggiore disomogeneità tra i brani avrebbe giovato al risultato finale, tuttavia, al caldo, vicino al fuoco, con i propri cari, prima di abbuffarsi, un ascolto a questo dischetto lo si deve dare dal momento che, e qui c’è il plus, la personalità del musicista tedesco è evidente ed il suo suono, oggettivamente, molto riconoscibile.
Buone Feste.
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