Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:43 min.
Etichetta:Soulseller Records
Distribuzione:Sureshot Worx

Tracklist

  1. CURSE OF WAMPYR
  2. WITCH SPAWN
  3. SOLSTICE SACRIFICE
  4. INTERMENT OF ASHES
  5. DECREPIT MELANCHOLY
  6. HALFWAY HUMAN
  7. SOIL OF THE MARTYRS
  8. FORGOTTEN GRAVES

Line up

  • Kobold: Drums (as Grond), Vocals, Synthesizers
  • Beleth: Guitars, Bass

Voto medio utenti

I pionieri del Black metal atmosferico inglese Old Forest tornano sul mercato, a solo un anno di distanza (o poco più) dal precedente "Sutwyke" – a cui era seguito un EP di omaggio ai Darkthrone, con il loro nono full-length: "Graveside", rilasciato nuovamente sotto l'egida della Soulseller Records.

Gli Old Forest si muovono su coordinate ormai consolidate nel tempo, riproponendo quel che meglio sanno fare: del sano e primordiale Black metal, contraddistinto da molteplici frangenti atmosferici e inserti melodici pregevoli, con accenni sinfonici stile Emperor; impreziosito, inoltre, da tonalità Epic/Viking – con tanto di clean vocals grezze, sull'onda lunga di Quorthon – che conferiscono all'opera un tocco ancora più coinvolgente.
Indubbiamente, non si rimane mai sorpresi dalla musica degli inglesi, la formula come già specificato è sempre la stessa. Tuttavia l'aspetto dirimente, tra questo disco e molti altri, risiede nella maestria con cui la materia oscura viene riplasmata, oltreché in una una serie di scelte felici, le quali, unite a una profonda convinzione – figlia di un pathos genuino –, riescono a rendere l'opera estremamente piacevole, incentivando il ripetersi degli ascolti.
È un platter astuto, dove il monocromatismo è relegato in un ruolo marginale; sono piuttosto le sapienti alternanze tra i paesaggi rarefatti e scoloriti dalla bruma, avvolgenti, nel loro essere mistero, e le melodie sontuose, infrante come di consueto da i classici frangenti iconoclasti, a far la differenza.
Ovviamente, gli Old Forest non si esimono dal dispensarci le classiche ustioni sulla pelle che solo il Black metal più glaciale è in grado di provocare.

"Nessuna nuova, buona nuova": avanti tutta nostalgici della nera fiamma.

Recensione a cura di DiX88

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