Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:44 min.
Etichetta:Season of Mist
Distribuzione:Season of Mist

Tracklist

  1. INTRO
  2. THE SEER
  3. TORNET
  4. FASORNAS TID
  5. BEFORE THE CROWS HAVE THEIR FEAST
  6. SAVAGE MESSIAH
  7. AN ANCIENT ANCESTOR OF THE AUTUMN MOON
  8. BLACK ANGEL
  9. BARREN PATHS
  10. THE SERPENT'S KISS
  11. DET SVARTA
  12. AGE OF FIRE

Line up

  • C-G: Drums
  • Goth Gorgon: Bass, Vocals (backing), Vocals (lead) (track 11)
  • Draakh Kimera: Vocals (lead), Guitars
  • Aeon: Keyboards, Vocals (backing)

Voto medio utenti

Gli svedesi Mörk Gryning, vera e propria istituzione del Black metal melodico dai tratti sinfonici – nonostante un'interruzione di circa undici anni –, sono più di tre decadi che restano fedeli alla causa oscura, e si ripresentano, in questa fine 2024, a circa quattro anni dal precedente "Hinsides vrede" (2020), con il loro settimo full-length: "Fasornas tid".

Una proposta che da sempre si snoda sul filo nero che ibrida al suo interno realtà come Emperor e primi Dimmu Borgir, con influenze di Black/Death melodiche riconducibili a sonorità analoghe a Dissection e Unanimated.
Non vi sono molte considerazioni da muovere contro gli svedesi, sulla legittimità o meno nel continuare a riproporre un certo tipo di sonorità; e neanche lì si può accusare di essere eccessivamente derivativi: pur non essendo stati i primi a promuovere questo tipo di declinazione della fiamma nera, è d'obbligo ricordare che, questi ragazzi, già nel 1995, rilasciarono una gemma oscura del calibro di "Tusen år har gått...": e questo basti a far tacere le malelingue.

Dunque, cosa dobbiamo attenderci da "Fasornas tid"?
Niente di più e niente di meno di quel che i Mörk Gryning hanno sempre suonato.
Un LP che si muove sulle coordinate da noi appena esposte, e che nonostante l'usura degli anni, possiede una spada nera che appare tutt'ora lucente e maledettamente affilata.
Dodici brani intrisi di una poetica occulta che, a frangenti più immediati e iconoclastici, alterna una classe sinfonica, mai eccessivamente marcata e magniloquente, bensì elegante e soppesata, creando una dicotomia artistica dal potere suggestivo assicurato. Anche se, è d'uopo ammettere che i
Mörk Gryning convincano di più quando è il lato malvagio della loro vena a prendere il sopravvento; mentre, alcune soluzioni, quando in esse prende corpo la pretesa di essere eccessivamente orecchiabili, altresì ricorrendo a un "invadente" utilizzo delle clean vocals, lasciano trasparire alcune debolezze (la scontata "Black Angel" ne è un esempio).
In ogni caso, "Fasornas tid" nel complesso resta un lavoro solido ed emotivo, mostrando un ensemble a cui il trascorrere del tempo non è minimamente riuscito a intaccare l'amore per il Black metal. E, dal canto mio, questo non è cosa scontata.

Recensione a cura di DiX88

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