Sorpreso dalla scelta di una formazione, per me sconosciuta, di cimentarsi in un’
opera rock ispirata al libro più celebre della storia dell'umanità, mi accorgo ben presto come i romani
PrincesS non abbiano per nulla fatto “il passo più lungo della gamba”, forti di un’attività artistica che scopro essere ormai pressoché trentennale e di una cultura e di una sensibilità molto spiccate, in grado di trattare una materia così “spinosa” con acume, classe, maturità e una considerevole dose di talento.
Nonostante i precedenti affini (penso al celeberrimo “
Jesus Christ superstar”, ovviamente, ma anche, per esempio, a “
La Bibbia” de Il Rovescio della Medaglia o ai Quasar Lux Symphoniae con il loro “
Abraham” …) pesassero come macigni, il terzetto capitolino (con il supporto di altrettanto abili coadiutori) riesce ad alleggerire e rendere molto coinvolgente il “fardello” sonoro e narrativo grazie ad una oculata miscela di
prog rock,
metal e musica classica, ammantata da un’
allure epica e teatrale, dal carattere fortemente enfatico e tuttavia scongiurando il rischio di un approccio fastidiosamente “savonaroliano” e austero.
In questo senso, è verosimilmente proprio il leggendario
musical /
film firmato
Tim Rice,
Andrew Lloyd Webber e
Norman Jewison il riferimento più plausibile, anche per la varietà delle soluzioni espressive, ampia e ben intrecciata con la componente squisitamente sinfonica (pilotata con perizia da
Giordano Maselli).
Difficile, se non impossibile, in tale contesto, tentare un’esegesi dei singoli episodi dell’albo, dipanati attraverso i capitoli biblici più famosi dell'Antico e del Nuovo Testamento e da fruire tramite un ascolto partecipe e completo (magari sfogliando il pregevole
booklet del
Cd), atto a rivelarne le numerose sfumature sonore e la notevole carica emozionale.
Non mi rimane, pertanto, che rimarcare le cospicue doti tecniche e interpretative di
Freddy Wolf (lo ribadisco, per il sottoscritto, una vera “scoperta” …) e plaudere ad un gruppo che, scandagliando sommariamente la sua “storia”, è sempre stato animato da una proficua forma di “urgenza” espressiva, la stessa che lo ha condotto a rendere propizia e convincente un’impresa ambiziosa come quella rappresentata da questo “
Music of God (The Bible rock opera)”.
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