Un latrato nero frutto degli spasmi di un collo che si ripiega sopra le mani del suo carnefice... In lontananza urla filtrate, strazianti, che ritornano con il loro eco disturbante ad avvolgere e stordire colui da cui sono uscite... Quando probabilmente egli già non è più.
Suoni scarni, asciutti e abrasivi, con composizioni ridotte all'osso ed un effetto noise dalle tonalità stridenti ed acute, al punto da far accapponare la pelle. Un equilibrio perfetto nel suo dualismo: tra armonie delicate – affiancate da strutture ora Dark ambient dai sentori naturalistici e sacrali, ora da suoni mistici di matrice Dungeon synth, entrambi mutuati da
Mortiis e dal
Conte – e colate di odio angosciante, malinconia, voglia di distruggersi e di distruggere. Queste ultime traboccano senza freni dalle classiche rasoiate nero sangue, e dai blast beats meccanici ed ossessivi, privi di ogni forma di umana sensibilità.
E a proposito di influenze, è inutile qui negare la preminenza dello spettro del
Conte, del suo primo capolavoro del
'92, e dei successivi
"Det som engang var",
"Hvis lyset tar oss" e
"Filosofem" – '
'93,'94,'96. Tuttavia, questo è il Black metal e questi sono i
Forsaken Sanctum. Band serba formatasi nel 2023 a Sokobanja, e composta dai misteriosi
Morgana e
Nattvandr che, dopo un EP dall'omonimo nome rilasciato nel 2024, debuttano in maniera indipendente con questo loro primo lungo:
"Surrounded by Nothingness", proprio alla fine del medesimo anno.
Non fate l'errore di pensare che siano dei meri emulatori; in
"Surrounded by Nothingness" vi è personalità da vendere, bilanciamento, e armonizzazione organica di tutti gli eterogenei elementi che contraddistinguono la fiamma nera dei primordi.
Il suono è quanto mai crudo e selvaggio, quasi da registrazione amatoriale. E così deve essere, poiché in questa dimensione tutto gravita attorno alle origini, ed esse non tradiscono mai.
A mio avviso un lavoro che ogni vero blacksters dovrebbe decidere di sostenere... Siamo noi a far sì che un certo tipo di proposte possano ancora esistere.
"Possessed by Black Fucking Metal" (cit.
Kanwulf).
Recensione a cura di
DiX88
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