Ci hanno messo più di dieci anni a tornare sul mercato discografico, periodo durante il quale è cambiato, tra le altre cose, il mondo, ma i
Dysangelium sono rimasti fedeli alla linea, come raccontava qualche imbecille anni e anni fa.
"Exxekratus" è "solo" un EP di 4 brani per meno di mezz'ora di musica, ma è un tale concentrato di malignità e intransigenza che nessuno avrà da lamentarsi della sua durata ed anzi benedirà (per quanto qui ci sia poco di benedetto) queste nuove composizioni, sulfuree, letteralmente distruttive, giocate su un approccio ortodosso al Black Metal e foriere di un messaggio che unisce morte e macerie in un unico, deforme, ammasso di brutalità.
Non è questo il dischetto per i deboli di cuore o per gli amanti degli arcobaleni: qui ci sono dissonanze inquiete, velocità spaventose, rallentamenti che fanno male allo stomaco e all'animo, ed una voce, dal tono declamatorio, che vi condurranno al centro dell'inferno e li vi lasceranno a bruciare per tutta l'eternità, tra tormenti e rimorsi.
Se esistesse una univoca definizione di
arte estrema, beh, quest'album ne sarebbe una icona ed il suo suono metallico, tagliente, e disumano, il suo putrido vessillo issato, molto in alto, su un pianeta che non merita la razza umana e la sua immensa stupidità.
La Bestia è qui tra noi, accoglietela e non scherzate con lei.
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