Voidfallen - The Rituals Of Resilience

Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2025
Durata:44 min.
Etichetta:Noble Demon

Tracklist

  1. THREADS OF BLOOD
  2. THE ORIGINAL WOUND
  3. HYMN FOR THE FALLEN
  4. STARVED OF MARTYRS
  5. TREAD WITH THE GHOSTS
  6. FROM THE TOWERS OF IVORY
  7. RITUAL OF RESILIENCE
  8. PYRE OF VENGEANCE
  9. BRANDING OF SOULS
  10. THE MOURNING SHORES

Line up

  • Lauri Myllylä: bass
  • Mika Lumijärvi: drums
  • Henri Vuorenmaa: guitars
  • Tommi Kangaskortet: vocals , guitars
  • Lauri Honkola: vocals

Voto medio utenti

Secondo album, intitolato The Rituals Of Resilience, uscito tramite la label tedesca Noble Demon, per i finlandesi Voidfallen, a 4 anni di distanza dal promettente debutto The Atlas Of Spiritual Apocalypse.

Il combo di Helsinki, che rispetto all’esordio può contare sul nuovo singer Lauri Honkola, mentre Tommy Kangaskortet (precedentemente dietro il microfono) si dedica completamente alla chitarra, affiancando allo strumento l’altro co-fondatore Henri Vuorenmaa, ci offre nuovamente un saggio delle proprie abilità compositive ed espressive, in ambito melodic death.
Questo nuovo full-length, forse leggermente più patinato e meno spontaneo rispetto al prorompente debutto, si rivela comunque altrettanto valido.
La band propone il solito sound corposo ed incisivo, avvolto da atmosfere melanconiche (in questo i finlandesi sono maestri indiscussi) percepite, da subito, in maniera tangibile dall’ascoltatore che, tramite la sofferenza di cui sono intrise le composizioni, sembra patire in prima persona, le difficoltà che l’individuo è costretto a sopportare, quando si trova in una condizione di resilienza forzata, come si evince dal titolo.
Le tracce, che tra loro sembrano essere legate da un comune denominatore (si tratta molto probabilmente di un concept), sono tirate, intime ed aggressive. Le trame musicali, grazie alla ferocia delle chitarre, risultano impetuose e sono incastonate all’interno di una sezione ritmica rocciosa, curata da Mika Lumijärvi (batteria) e Lauri Myllylä (basso) ma, al tempo stesso, vengono mitigate da linee melodiche intense ed efficaci, oltre che di pregevole fattura.
A tal proposito, un ruolo determinante è svolto da tastiere e orchestrazioni (irrobustitesi rispetto al precedente album) che fungono da sfondo, disegnando le ambientazioni ideali, all’interno delle quali, i Voidfallen riescono a esprimere, con rabbia e passione, tutta la propria creatività.
Il disco, che scorre piacevolmente, è pervaso, dall’inizio alla fine, da una profonda sensazione di frustrazione interiore, trasformata in musica, attraverso composizioni piene di pathos e angoscia, che vanno dall’iniziale Threads Of Blood, alle disperate Starved Of Martyrs, Threads With The Ghosts, passando per la breve Ritual Of Reslience, con le sue linee folk e per le inquiete From The Towers Of Ivory, Pyre Of Vengeance, fino a giungere all’intensa The Mourning Shores, che chiude definitivamente il cerchio.

The Rituals Of Resilience è un vortice di emozioni dilanianti, espresse con classe e sentimento dai Voidfallen che, rispetto all’esordio, optano per un album basato più sul fattore emotivo, che sull’impatto sonoro (comunque presente), confermandosi nuovamente un’interessante realtà all’interno del panorama melodeath europeo; non inventano, né rivoluzionano nulla, ma hanno purezza di spirito e ispirazione, che permettono di emergere dal generale piattume circostante.



Recensione a cura di Ettore Familiari

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