Non avevo mai trattato formazioni metal di ispirazione cristiana, questa è la prima in assoluto.
Anche perché l’heavy metal in quanto tale è molto più diretto verso temi esoterici e l’argomento religioso dal taglio prettamente cattolico è raro trovarlo salvo la nicchia del “white metal”.
Questi texani sono dei bravi musicisti che mischiano abilmente prog metal dall’alto tasso tecnico ma non sbrodolone a influenze death e non stonano affatto.
Certo i puristi del genere estremo inorridiranno dato l’argomento ed il concept del disco assolutamente in controtendenza con quanto ci propinano le formazioni dell’area death metal; a volte ci sono rimandi agli
Opeth per qualche soluzione dinamica ma senza l’oscurità che permeava gli svedesi.
I brani sono quasi tutti lunghi, infatti l’ultima traccia “
The coronation” sfiora i tredici minuti, eppure non annoiano perché sanno alternare assalti violenti con blast beats a sezioni più orchestrali e melodiche dove le voci pulite fanno capolino.
Consigliato ai seguaci del prog non cervellotico e ai curiosi del genere, potrebbe piacervi, seconda prova superata.
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