È giunto il tempo per i francesi
Hexecutor del fatidico terzo full-length:
"…Where Spirit Withers in Its Flesh Constraint", rilasciato sotto l'egida della
Dying Victims Productions.
Gli
Hexecutor si mantengono sulla falsariga dei precedenti lavori proponendo un Thrash metal old - school fortemente ancorato agli
Slayer dei primi album – come si può udire fin dalla parte iniziale della prima traccia, realmente simile ad
"Angel of Death" – e agli albori dei
Kreator, su cui si inseriscono forti influenze Speed (anche se ciò è implicito, dati gli LP degli statunitensi a cui ci siamo appena riferiti, ma qui ben più accentuate), dove non poche sono le reminiscenze della
N.W.O.B.H.M., soprattutto per quanto riguarda varie aperture melodiche delle chitarre, sia in fase ritmica che, soprattutto, solista. A tutto ciò, dovete aggiungervi testi in francese, un grano di grandeur, e un mood Black darktrhoniano che, seppur raramente, ogni tanto emerge in alcuni rallentamenti monocromatici e desolanti.
Il disco, con i suoi 40 minuti scorre piuttosto fluido e nell'insieme risulta gradevole; tuttavia, talvolta, si ha la sensazione che il gruppo non riesca ad essere sufficientemente incisivo, dilungandosi inutilmente in alcune articolazioni, e lasciando così allentare il filo della tensione che, invece, a mio avviso, un disco Thrash metal dovrebbe tenere sempre in tirare, o, tutt'al più, ogni "rilascio" dovrebbe servire solo ed esclusivamente a caricare colpi ancora più forti. Inoltre, ho avvertito più volte una lieve mal coniugazione tra l'anima più dura ed estrema degli
Hexecutor, con quella più armonica, e se vogliamo Classic.
In ogni caso,
"…Where Spirit Withers in Its Flesh Constraint", pur essendo affetto dai difetti da me qui elencati, e dunque non riuscendo ad eccellere, resta un prodotto discreto e degno di essere ascoltato.
Recensione a cura di
DiX88
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