Per chi si chiedesse come sia lo stato di salute del Metalcore (il genere più amato/odiato insieme al Nu Metal da parte dei "Defenders" ), la risposta non può che essere una e cioè che gode di ottima salute... sempre che si stia parlando del nuovo lavoro dei
Killswitch Engage, un concentrato di rabbia, potenza e melodia.
"
This Consequence" è il nuovo album in 6 anni del gruppo ed è un disco incazzato che "
libera la furia repressa dovuta al traumatico lockdown post-Covid " (parole del singer Jesse Leach).
Le 10 canzoni sono effettivamente un concentrato di furia, ferocia e frustrazione attraverso riff assassini molto debitori verso il Thrash più furioso, velocità sempre sostenute e vocals rabbiose.
Il guitar work è eccellente e passa da ritmiche vicine al Melodic Death ("
The Fall Of Us") a riff più classici ("
Where It Dies",
"Requiem"), il tutto sempre contornato da chorus melodici e in clean vocals - altrove la voce di Leach è un simil-growl cattivo ma intellegibile -, con una sezione ritmica terremotante che passa da velocità serrate a rallentamenti con grande uso di doppia cassa e occasionalmente anche di triggering ("
Discordant Nation"); la componente melodica non manca mai nei chorus che fanno da contraltare alla violenza del suono nel suo insieme anche se si tratta, beninteso, di una violenza controllata. C'è anche una sorta di ballad - primo singolo estratto - ("
I Believe") che non sfigura affatto nel contesto violento del disco, che riesce ad essere interessante lungo tutta la sua durata senza riempitivi di sorta; aggiungiamo a ciò una produzione ed un mixing perfetto - pulito e potente - che da il giusto risalto a tutti gli strumenti ed il dado è tratto.
"
This Consequence" non solo non delude i die - hard fans del gruppo americano ma ne cattura di nuovi, dopo il suo ascolto sono certo che il Metalcore godrà di nuova linfa.
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