Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:17 min.
Etichetta:Godz ov War Productions
Distribuzione:Godz ov War Productions

Tracklist

  1. PUTRID GATES OF BONE
  2. SPRAWLING PILES OF DISGUST
  3. PYRETIC SMOG OF DEGRADATION
  4. FOUL TRANSFIXATION
  5. VISAGE OF ROT

Line up

  • Pedro Pererira: Bass
  • Gonçalo Marques: Drums
  • Paulo Santos: Guitars
  • Pedro Prada: Vocals

Voto medio utenti

I Repugnator sono una Black/Death metal band portoghese formatasi recentemente, e con al momento all'attivo l'unica pubblicazione dell'EP di cui adesso andremo a trattare: "Foul Transfixation" (Godz ov War Productions).

I Repugnator, con il loro piccolo debut – 17 minuti spalmati su 5 brani –, presentano un classico Bestial/War metal dalla produzione fintamente lo-fi, la quale, pur mantenendo l'approccio ultra raw tipico del genere, ha il pregio di lasciar trasparire i ruoli assunti dai vari strumenti.
I portoghesi puntano prevalentemente sulla velocità e su un suono piuttosto corposo e travolgente, benché non bombastico; la componente Death risulta molto in evidenza – presentando, non a caso, numerosi frangenti contraddistinti da growls profondi – e da essa emerge anche una discreta sfumatura Grind. Tutto ciò, ovviamente, si va ad amalgamare con il consueto substrato Black dai retaggi Thrash peculiare di questo tipo di releases. La loro furia sonora, con quel fortissimo senso di urgenza schizoide – dato dalla succitata matrice Grind –, mi ha fatto venire a mente i tedeschi Naked Whipper (di cui tra l'altro vi ho scritto di recente ). Altre influenze, naturalmente, possono essere ravvisate nei classici alfieri del genere, di cui qui mi sento di citare i Diocletian, oltreché in realtà al limite, come i Belphegor dei primi due album (per quanto concernono le sbavature Death).
Certo, "Foul Transfixation" è un esordio un po' troppo breve per poter formulare un giudizio definitivo sul gruppo; tuttavia, al momento, la valutazione non può che essere positiva.
Si tratta di un prodotto estremamente muscolare, ben suonato, curato in tutti i suoi dettagli, e con una resa sonora, come già accennato, realmente ottima.
Sicuramente i Repugnator non sono dei virtuosi dello strumento, ma, d'altronde, il genere non lo richiede. E inoltre, si deve segnalare che riescono a inserire nel tripudio sonoro da loro scatenato, rallentamenti ben studiati – con una circolarità densa di groove molto interessante –, molteplici hooks galvanizzanti, oltre a varie finezze che a un orecchio attento non sfuggiranno. E, Comunque sia, per lo standard medio del Bestial/War metal, il tasso tecnico appare piuttosto elevato.

Benvenuti Repugnator!

Recensione a cura di DiX88

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