Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2025
Durata:32 min.
Etichetta:Relapse Records
Distribuzione:Relapse Records

Tracklist

  1. IN HIS BLOOD
  2. STRESS POSITIONS
  3. HUNGER
  4. FLESH PARADE
  5. PUBLIC HUMILIATION
  6. CONTRABAND
  7. IMMERSION
  8. NO LONGER HUMAN

Line up

  • Michael Brodsky: Guitars (2020-present)
  • Jo Chen: Vocals (2020-present)
  • Max Southall: Drums (2021-present)
  • Ezra Harkin: Guitars (2021-present)
  • Zak Mullard: Bass (2022-present)

Voto medio utenti

Gli inglesi Vacuos, a distanza di circa tre anni dall'ottimo "Dreams of Dysphoria", si ripresentano con il loro secondo full-length, rilasciato proprio in questi giorni di fine febbraio tramite la Relapse Records: "In His Blood".

"In His Blood", esattamente come il suo predecessore, è un lavoro estremamente conciso che si muove su una proposta tutto sommato piuttosto originale, dove su un impianto di base Death metal, si inseriscono atmosfere Post di matrice Doom/Sludge/Hardcore – che potrebbero richiamare a realtà come Isis, Amenra e Converge –, svariati influssi dissonanti che, in una postura emotiva gelida e disanimata, tendente al Brutal, lasciano pensare, come notato dal collega che mi ha preceduto, agli ottimi Spectral Void – con cui condividono, tra le varie cose, perfino taluni passaggi funerei di matrice Doom – e, aggiungo io, a formazioni di provenienza Avantgarde come Portal e Ulcerate.

Il pregio principale di "In His Blood" è che, nonostante la complessità del background musicale a cui fanno riferimento i Vacuos, riesce a non perdersi in strutture cadenti troppo al di là della forma canzone, preservando una sinteticità di insieme notevole (il disco dura appena 32 minuti) e, dunque, un'ottima fruibilità.
I Vacuos lavorano di cesello su dinamiche complesse, inoltre, come già accennato, anziché distruggere la forma canzone, si dilettano in lievi disarticolazioni di essa che subito vengono riprese e riamalgamate organicamente sotto un unico polo, essenzialmente, e, tutto sommato, tradizionalmente Death metal.
La concisione con cui i britannici riescono a fare tutto ciò è sorprendente, consentendo così al platter di assumere la sostanzialità di un vero e proprio distillato nero lucente di Metal estremo; in cui il potere di annichilimento sonoro procede mano nella mano con la spontaneità del substrato Hardcore, il gelo siderale delle correnti più disumanizzate dell'estremismo sonoro, e con dimensioni distorte, e melodie spazianti tra echi Post, cupi e depressivi (The Cure), e sentori cosmici dall'aura sci-fi.

"In His Blood" è un album di alto livello portatore di una proposta che, a mio giudizio, è ancora ben lungi dall'essere pienamente pervenuta a pieno compimento… pur essendo, già allo stato attuale, ottima.
Penso che se i Vacuos proseguiranno su questa strada ne vedremo delle belle…

Recensione a cura di DiX88

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