Copertina 7

Info

Anno di uscita:2025
Durata:43 min.
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. AFTERMATH/PROTECTOR'S MILITIA
  2. THE REVELATION
  3. RELENTLESS RETALIATION
  4. BUBONIC BREATH
  5. MARCH OF THE CARMINE CLOAKS
  6. PROPHECY OF THE SEVEN
  7. THE DEAD DESPISE THE LIVING
  8. VENGEANCE & WRATH
  9. DEMONIC ASCENT

Line up

  • T.C. Speedfire: drums
  • Vic Nocturnitier: guitars
  • Mighty Tzar: vocals, bass

Voto medio utenti

Un vero e proprio tornado di distruzione, borchie, e annientamento a suon di speed/thrash metal più rozzo e primitivo che ci sia. Ecco cosa ci si può aspettare dal secondo album dei polacchi Gallower, dal nome 'Vengeance & Wrath', titolo più esplicativo che mai direi. Già dal debut 'Behold the Realm of Darkness' di cinque anni fa i tre musicisti non tenevano certo nascosta l'adorazione verso quel lato più ignorante e sgraziato dello speed metal, ovviamente in senso buono, proprio di band come i Venom dei primi tre/quattro album, Exciter, Sabbat, Onslaught, Sodom, o Destruction. Già da questa breve carrellata di esempi dovreste aver capito cosa vi troverete davanti, e anche l'artwork aiuta. La lineup rimane invariata, come anche lo stile rispetto al precedente, mentre la firma con la Dying Victims Productions aiuterà senza ombra di dubbio a far conoscere ulteriormente il nome dei polacchi al pubblico.

Al netto di quello che si possa pensare sentendo le iniziali e infuriate 'Aftermath/Protector's Militia' e 'The Revelation', il disco non procede strettamente in un unico senso, ovvero batteria spianata e canzoni che rischiano di essere tutti uguali, ma ogni tanto si intervalla con pezzi dall'andamento più ritmato dove è il basso ad esempio a prendere il comando ('Relentless Retaliation'), o altri che rallentano e assumono la forma di mid tempi sempre fedeli alla natura "sporca" del songwriting, come 'March of the Carmine Cloaks'. Si riprende la retta via con 'The Dead Despise the Living' e 'Demonic Ascent', che tra riff che portano alla mente quelli di un certo 'Show No Mercy' e la voce sgraziata del vocalist Mighty Tzar, che è un misto tra quella di Cronos e Tom Angelripper, portano alla conclusione di questo piccolo concentrato di furia. La durata complessiva, che si attesta poco sopra i quaranta minuti, è ottima per quanto c'è da dire che alcune canzoni finiscano per l'assomigliarsi l'un l'altra, e quindi creando quel fastidioso senso di deja-vù, che per fortuna è limitato solo a poche di esse.

Non dico che sarà l'album che cambierà la vostra giornata, o che spiccherà nei vostri ascolti, ma 'Vengeance & Wrath' è un prodotto di tutto rispetto, che fra i suoi piccoli difetti qua e là non mancherà certo di farvi divertire. E bravi Gallower.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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