Sulla scia di
Devourment, Kraanium, Amputated, Torsofuck e altri prodi alfieri dello Slam brutal death metal più putrido e nauseabondo, i nostrani
Vulvectomy in corsa da quasi un ventennio rilasciano, in questi giorni di aprile 2025, il loro quarto full-length:
"Aberrant Vaginal Gestation" (
Comatose Music).
Il quartetto, guidato dal sapiente
Diego Fanelli non intende minimamente stravolgere i canoni a cui sono tanto legati e ci propongono, dunque, dieci validissimi brani di Brutal dai connotati Slam, con suoni asciutti ed estremamente cavernosi, ricalcando le produzioni della vecchia guardia del genere. Una proposta in cui la furia sonora viene messa in campo su strutture non eccessivamente intricate, ricche di saliscendi, con i classici breakdowns ribassati e incalzanti che, posti in rapporto dinamico con le dovute ripartenze lineari, e moti circolari vorticosi, tratteggiano quelle classiche correnti oscillanti tra moti ascensionali e discensionali.
Tutto scorre fluido, nella modalità più brutale possibile, con forza assoluta e un occhio di riguardo per la creazione di composizioni che, nonostante l'estrema inintelligibilità, riescano a preservare un approccio tutto sommato ear catcher.
Incastri oculatamente predisposti, slam rapidi e ripetuti, assalti frontali e patterns inusuali al momento opportuno rendono
"Aberrant Vaginal Gestation" un prodotto, tanto "tradizionale", quanto valido; consentendoci, quindi, di collocare tranquillamente i
Vulvectomy ai vertici del genere.
Recensione a cura di
DiX88
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