Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:32 min.
Etichetta:Indipendent
Distribuzione:Indipendent

Tracklist

  1. NATURHERZ
  2. WELTENBRAND
  3. ZEIT DER FINSTERNIS
  4. VERSUNKENES REICH
  5. WIR
  6. DER LETZTE RITT
  7. BLüTE

Line up

  • Vindur: All instruments
  • Vetr: Vocals, Lyrics (Tracks 2, 3, 5-7)

Voto medio utenti

Mörkvind è un progetto Atmospheric black metal originariamente costituitosi in Italia, nel 2018 per l'esattezza, per volontà del polistrumentista italiano noto come Vindur.

Il gruppo ha esordito nel 2019 con l'album "Myrkviðr", seguito dall'EP "Undergång" nel marzo 2021.
Nel 2023, i Mörkvind hanno proseguito pubblicando il loro secondo LP "Höstbränder".
Nel 2024, il progetto si è ampliato con l'ingresso del vocalist tedesco Vetr, assumendo, dunque, una dimensione internazionale – ripercuotendosi tutto ciò nella scelta di utilizzare per le proprie liriche la lingua germanica. Questa collaborazione ha portato, nel gennaio 2025 – preceduto nel frattempo da ben tre EP – all'uscita, in via indipendente, del full-length "Versunkenes Reich".

La terza opera lunga dei Mörkvind ci trascina in un mondo spettrale e dai tratti depressive in cui le introspezioni più profonde sboccano in esiti fatali, risolvendo, l'apparente dicotomia morte/libertà, a favore della prima, con l'intento di far coincidere tale scelta, in qualche misura, con un totale dissolvimento nella natura: Madre vista sotto la luce oscurante dell'amore incondizionato.
Il tessuto sonoro su cui sono ricamati questi trentadue minuti scarsi è quello della fiamma nera norvegese, dove l'ombra del Conte predomina su tutto e tutti.
Costruzioni dilatate, angoscianti e al contempo avvolte da una poetica decadente e a tratti mistica irresistibile – in cui forse un certo eco se lo ricavano anche i miei amati Wyrd – con giochi di synth estrosi, a momenti ipnotici ed immaginifici capaci di trasportarci in una dimensione onirica di derivazione Dungeon synth, in cui è possibile rinvenire anche la magia dei primi due LP di Mortiis e dei Beherit. Non sono assenti, inoltre, frangenti più energici, permeati da delicati, benché ben avvertibili, motivi folk (presenti un po' in ogni "situazione" presentata dai Mörkvind), caratterizzati da connotati epici e "orecchiabili" che, in via del tutto personale, ho associato al capolavoro "Nattferd" (1995) dei Ragnarok.

"Versunkenes Reich" è un'opera vibrante di quel Nero intenso che, pur spaziando in solchi antichi, ormai percorsi e ripercorsi, soltanto i grandi talenti sono in grado di accogliere e proiettare sulla placida e desolante quiete della neve.

Recensione a cura di DiX88

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