Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:34 min.
Etichetta:Time to Kill Records
Distribuzione:Anubi Press

Tracklist

  1. THE SWEET FRAGRANCE
  2. BONING HALL
  3. LIFE CONSUMED
  4. MEAT STALL
  5. ENTRAILS EMANCIPATION
  6. PRIVILEGE OF PAIN
  7. DARKNESS AWAITS
  8. SANGUIS IN ORIS
  9. MASS MURDER
  10. AGONY PREVAILS
  11. MESSY FLESH
  12. RIBCAGE BLUES
  13. THE BLACK VEIL
  14. THEATRUM ANATOMICUM

Line up

  • Laye Louhenapessy: Drums
  • Fred Houriez: Bass (1991-1994, 2013-present)
  • Franck Peiffer: Guitars, Vocals (1991-1994, 2013-present), Drum programming (2013-present)
  • Philippe Reinhalter: Guitars (2013-present)

Voto medio utenti

I francesi Putrid Offal si ripresentano in questi giorni di aprile 2025 con il loro terzo full-length: "Obliterated Life" – rilasciato sotto il patrocinio della Time to Kill Records – assestando senza tanti ambagi un duro colpo nello stomaco ai suoi ascoltatori.
Trentaquattro minuti di Death/Goregrind spalmati su 14 tracce dal suono piuttosto ruvido – sulla scia di classiche formazioni come Regurgitate, Haemorrhage, Gorerotted e General Surgery, pur gettando uno sguardo alle produzioni attuali – che si articolano non solo su dinamiche lineari e trita ossa ma anche su movimenti dinamici più ricercati, dove la matrice Death, oltre ad assumere fattezze più raffinate, si amalgama con alcuni sperimentalismi cadenzati dalle texture oscure maggiormente atmosferiche – richiamando a talune composizioni dei Cattle Decapitation – in cui non è assente un peculiare utilizzo in chiave Black delle dissonanze.
Un album che scorre con grande piacere riuscendo a non risultare scontato, proprio per la capacità dei Putrid Offal di inserire nel magma intransigente della loro matrice principale – Goregrind – un certo coefficiente di eterogeneità – tramite gli elementi di cui abbiamo appena disquisito.
Questi fattori eterodossi talvolta sono minimi ed incorporati sotto forma di piccole ricalibrazioni dei classici schemi Grind, tal altra invece – soprattutto nella seconda metà dell'LP – sopraggiungono in maniera inaspettata prendendo il sopravvento sul resto.
Penso che i quattro musicisti d'oltralpe con "Obliterated Life" – ma già lo so avvertiva con il precedente "Sicknesses Obsessions" – si stiano dimostrando una di quelle poche formazioni del genere in questione, allo stato attuale, capaci di conferire un senso al proprio esistere; benché ancora non siano pervenuti a compiere il salto di qualità definitivo, necessario per poterli innalzare al rango di ensemble degno di culto devoto.

Recensione a cura di DiX88

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