Ben confezionato (un elegante digipack) "Hymn to Death" non mantiene però le aspettative. A partire da una registrazione cupa ed ovattata, che, sebbene si tratti di una scelta del gruppo in linea con un cupo Death Thrash ottantiano, non si delinea particolarmente efficace. Dalle quattro (più intro) canzoni che fanno parte del demo, emergono un songwriting talvolta confuso ma anche limiti esecutivi, sopratutto nei cantati e nella prova del batterista, performance che hanno a loro parziale giustificazione la scarsa resa sonora, anche se volendo completare il quadro, nemmeno le chitarre riescono a fare la differenza e (vedasi ad esempio "Big Dust") talvolta arrancano pure loro.
"I See... No More" è il primo brano che incontriamo, piazzato dopo una breve introduzione, e mette subito in evidenza un sound claustrofobico ed oppressivo, quasi maligno, un pezzo che a sorpresa si chiude poi su di uno squarcio acustico. I ritmi si fanno più veloci e sincopati con le successive "This Is the Way", "Big Dust", e pure sulla conclusiva "Hymn to Death", la canzone meglio riuscita, dove incappiamo in interessanti cambi di tempo che in ogni caso non ne smorzano la corsa.
Il gruppo, proveniente da Ascoli Piceno, presenta nelle sue fila musicisti che hanno diverse esperienze alla spalle (tra queste quelle con Scala Mercalli, Crysalys, Morkvald, Rising Nemesis...), ma come Kaos Engine non sembrano aver ancora trovato la giusta quadra.
Ci sono sicuramente cuore e passione, ma anche diverse cose da rivedere.
Contatti: Web Site: www.thekaosengine.com
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