Bentornati ragazzi, il nuovo album prende il nome dal fiume omonimo che percorre il nord del territorio norvegese, i nostri si fanno cantastorie dei luoghi battuti dal fiume nel suo scorrere impetuoso.
Una miscela di prog metal, qualche influsso floydiano percettibile e schizzi estremi vanno a comporre questa tavolozza sonora densa di emozione.
Si va dal mid tempo potente, serrato ma drammatico di “
Misrepresentation of I” all’epicità malinconica e prog di “
The crimson crown”.
Bello anche il mezzo tempo amaro ma ricco di soluzioni melodiche di “
Let me sing” con il frontman
Bernt Fjellestad dalla voce profonda e calda ma capace di diventare all’occorrenza uno screaming rasposo ed irato.
“
Come ye sinners” è un saliscendi ritmico dove il metal avanguardistico degli scandinavi rifulge come i pochi raggi solari su questa terra fredda e scaldano; si va da cavalcate rabbiose a velocità smorzate dove le chitarre ricamano trame melodiche affascinanti.
Grande ritorno, eccellente che non poteva essere diversamente data la caratura dei nostri e credo che accasandosi presso la label tedesca finalmente abbiano trovato la quadra.
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