Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:44 min.
Etichetta:Metal Blade

Tracklist

  1. BLIND WOLF
  2. HEAT LIGHTNING
  3. ABOVE THE LAW
  4. THE FIGHT OF YOUR LIFE
  5. KING OF TIDES
  6. FRANKLIN COUNTY LINE
  7. LET'S SPILL SOME BLOOD
  8. HIGH THRESHOLD FOR PAIN
  9. WHEN THE WILL BECOMES THE CHAIN

Line up

  • Erica Stoltz: bass, vocals
  • Nathan Honor: drums
  • Jeremy Sosville: guitars

Voto medio utenti

"Lights On" non era proprio piaciuto al nostro Frank.
Qualcuno di voi ricorderà la sua recensione del 2022, in cui affranto si sentiva fortemente deluso dalla scelta del trio newyorkese di affidarsi a "canzoni minimali, ridotte all’osso, prive di spinta e maledettamente noiose", un giudizio severo ma che posso capire.

I due primi album dei Sanhedrin avevano sicuramente un'altra pasta, sia il debutto del 2017 "A Funeral for the World" sia il successivo "The Poisoner", peraltro pubblicati dalla nostrana e mai troppo lodata Cruz del Sur Music, tuttavia la svolta "drammaticamente" settantiana di "Lights On" a me non era dispiaciuta affatto e più volte nel corso di questi anni mi sono ritrovato ad ascoltare e canticchiare questi brani dalla svolta tanto discussa, seppure la predominanza dei primi due capitoli non fosse mai messa in discussione.

Tuttavia, quando ho visto la copertina di "Heat Lightning" un sinistro pensiero ha attraversato la mia mente e ho sogghignato "non è che stavolta Erica ci ha fatto lo scherzone?".

Bingo.
Frank di tutto il mondo, ascoltatemi: se "Lights On" aveva spezzato i vostri sogni di gloria, fiondatevi ad ascoltare il nuovo disco dei Sanhedrin, ancora una volta pubblicato dalla Metal Blade, che va a recuperare tutte le sonorità che tanto avevamo amato nei primi anni di vita della band, ovvero quell'heavy metal classico, imbastardito con del proto-metal e dell'hard rock settantiano che sprigiona potenza e classe, attraverso brani incisivi, con grande personalità, quando più diretti e lineari e quando più oscuri e soffusi, come la splendida e lunga title-track in questo caso.



Ci sono anche echi di ribellione urbana, quasi di natura punk (vi dicono qualcosa gli Iron Maiden di Paul Di'Anno?) con "Above the Law", tanta energia e sudore, elementi che talvolta il metal attuale sembra aver dimenticato in favore di produzione perfette ma che puzzano di plastica. Qui invece mentre ascoltate "The Fight of Your Life" o "King of Tides" vi vengono in mente le assi di scalcinati e puzzolenti pub, pieni di fumo e con le scarpe che vi si appicciano al pavimento per colpa della troppa birra versata in terra, tanto per farvi capire in che ambiente ci muoviamo.

Poi, parliamoci chiaro: se tutte le donne che impestano il metal avessero la personalità, il carisma e la presenza (seria) di Ericona Stoltz il mondo sarebbe più bello. Suona il basso con disinvoltura, sembra un'estensione del suo corpo, mostra quello invece delle tette e lo fa dannatamente bene, e con la sua ugola punge e graffia ed è pronta a sfidarvi a colpi di discografia, che lei ha tutti i vinili originali di Ostrogoth e Thin Lizzy, ci scommetto.

Ma i Sanhedrin, non vi sbagliate eh! non sono solo lei eh, la batteria di Nathan Honor è un motore pulsante inesauribile e pieno di pathos ed a proposito di pathos...beh, Jeremy Sosville alla sei corde è un fenomeno, non un mostro di tecnica ma oltre ad aiutare Erica al microfono sciorina dei solos maestosi, lungo tutto il disco, non vi è un singolo brano che non sia adornato e glorificato da assoli perfetti, quando fulminanti ed energici, quando disperati e strascinati. Fantastico.

Peraltro lineup che dura da quattro album di fila, dall'inizio della storia.
Bentornati, se mai foste andati via, carissimi Sanhedrin.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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