La sempre attenta penna del nostro
Kalymah (mi piace pensare che il suo sia stato solo un arrivederci) aveva ben illustrato il progetto Udånde parlando del
secondo disco di
Rasmus Ejlersen - polistrumentista e cantante unico del progetto danese/slovacco - datato 2022, nonchè le peculiarità della musica proposta.
A brevissimo giro il prolifico autore, sempre sotto l'egida di
Vendetta Records, ha dato sfogo alla propria vena artistica pubblicando un EP dal titolo "
Worried I - Futurism" per dare nuovamente voce ai propri demoni ed alle proprie idee.
Musicalmente i due brani del dischetto seguono il solco tracciato da "
A Celebration Of Self-Hatred" - vocals death oriented innestate su strutture sonore black/death furiose, potenti e attraversate da melodie nerissime - mentre se possibile il songwriting si fa ancora più nichilista e privo della benchè minima concessione alla speranza.
L'umanità non ha scampo per
Rasmus perchè - nel secolo intercorso tra "
1918" ed il "
2020s" (i due titoli dei brani) - non vi è stato reale progresso spirituale, non vi è stata alcuna crescita emotiva, ai massacri sono succeduti massacri, alla distruzione si è sommata altra distruzione: per questo non vi è speranza di cambiamento nè di redenzione.
L'oblio è l'unico rimedio per tanta stupidità.
Lasciar entrare la disperazione ed accettare l'inevitabile fine sulle note arcane e sulle cupe melodie di
Udånde sarà facile come cadere in un sonno senza sogni nè luce.
Musica vera e viscerale per anime tormentate.
Udånde - "
Worried I - Futurism"(full EP)
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