Dragonforce di tutto il mondo...SCANSATEVI!!!
Arrivano gli
Sculforge e non ce n’è più per nessuno!
La band tedesca da alle stampe il suo secondo album da studio tramite la
MDD Records, dimostrando, sin dal titolo aberrante, oltre che difficile da ricordare (
Cosmic Crusade Chronicles...Stories From The Err...Nevermind), di volersela giocare apertamente con tutti, per conquistare lo scettro del “BOOMBASTIC SPEED-POWER METAL" del 2025!
Forse l’intenzione originaria degli
Sculforge era quella di voler risultare ironici e simpatici a tutti i costi, nel descrivere il secondo capitolo del loro concept fantascientifico, e invece, si ha la netta sensazione che, già dalla scelta del titolo (ma non solo quello, ovviamente), i Nostri finiscano per “buttare tutto in vacca”, come si suol dire.
Peccato, perché le doti tecniche non mancano, in particolare ai due cugini chitarristi
Polly (anche vocalist) e
Fabz Pospiech, autori di riffs e assoli di discreta fattura, vanificati tuttavia, da un song-writing che, definire “povero”, è un eufemismo.
Le composizioni infatti, sono fiacche e decisamente artefatte (a questo contribuiscono degli improponibili effetti di tastiera) tanto che, spesso e volentieri, sconfinano in una dimensione parodistica; inoltre, sono caratterizzate da una sezione ritmica “dopata”, che punta, solo ed esclusivamente sulla velocità, fine a se stessa (eccezion fatta per la ballad
Edge Of The Universe, una bruttissima copia di Starfire, sempre dei
Dragonforce, ma quelli ancora ispirati di “Valley Of The Damned”).
Insomma, proprio non ci siamo:
Cosmic Crusade Chronicles...Bla Bla Bla... é un album falso come una moneta da 3 euro, senza cuore e, a tratti, imbarazzante (emblematici i 50 secondi finali di
Towers, ma anche la opener
A Great Day To Kill), con dei brani perfetti per rappresentare la soundtrack di giochi multimediali che, in confronto, i
Dragonforce (ancora loro) di “Guitar Hero” erano dei principianti assoluti!
Nonostante qualche timida impennata di orgoglio, in occasione di
We Are The Darkness e della successiva
Dark Alliance, c’è ben poco da salvare, le tracce sono deboli, prive di anima e non trasmettono assolutamente nulla.
Quello che resta, alla fine di
Cosmic Crusade Chronicles...eccetera....eccetera... è una sostanziale piattezza musicale, figlia di un preoccupante vuoto creativo e compositivo, che gli
Sculforge cercano penosamente di colmare, attingendo a piene mani da realtà, a dir poco sconcertanti, o artificiose quali, nella migliore delle ipotesi, per l’appunto, la versione peggiore della band di Herman Li (per inciso, sia MESSO A VERBALE che ho sempre amato i primi 2 album dei
Dragonforce...ma dopo...lasciamo perdere) o, peggio ancora, da altra robaccia, in stile
Gloryhammer,
Angus McSix e via dicendo...HO DETTO TUTTO!
Spiace parecchio per la GLORIOSA scuola power tedesca, che non meritava assolutamente un’onta simile!